Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto per il taglio delle bollette di luce e gas. Lo si apprende da fonti di governo. Arrivano 450 milioni per rafforzare il bonus sociale sulle bollette destinato alle famiglie in difficoltà economica e con malati gravi.
Lo prevede la bozza del decreto.
Le nuove misure del decreto sulle bollette intervengono a vantaggio degli oltre 3 milioni di persone che beneficiano del "bonus energia". Lo rende noto Palazzo Chigi al termine del Cdm. Si tratta, viene spiegato, di nuclei che hanno un Isee inferiore a 8.265 euro annui, nuclei familiari numerosi (Isee 20.000 euro annui con almeno 4 figli), percettori di reddito o pensione di cittadinanza, utenti in gravi condizioni di salute. "Per costoro - si sottolinea - sono tendenzialmente azzerati gli effetti del futuro aumento della bolletta".
Per il trimestre ottobre-dicembre - si legge - "le agevolazioni relative alle tariffe elettriche riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati ed ai clienti domestici in gravi condizioni di salute e la compensazione per la fornitura di gas naturale sono rideterminate dall'Autorità per energia al fine di minimizzare gli incrementi della spesa per la fornitura, previsti per il quarto trimestre 2021, fino a concorrenza di 450 milioni".
In arrivo poco meno di due miliardi e mezzo per tagliare i costi fissi e tamponare così gli aumenti delle bollette di luce e gas: lo prevede la bozza del decreto taglia-bollette esaminata dal Consiglio dei ministri. Nel dettaglio si tratta di 2 miliardi per eliminare gli oneri generali di sistema nel settore elettrico e di 480 milioni per ridurre gli oneri generali sulla bolletta del gas. Gli oneri di sistema sulla bolletta della luce saranno compensati per 700 milioni con il ricavato delle aste di CO2 e con il trasferimento di 1,3 miliardi alla Cassa per i servizi energetici e ambientali.
L'aumento delle bollette? "Un anno fa il gas costava 40 euro per produrre un Mwh e oggi 150. Questo è un problema non dell'Italia perché c'è più richiesta e si sono spostati i flussi. Ci sarà una richiesta di gas enorme e c'è un movimento globale energetico che dobbiamo controllare". Lo afferma il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani ospite di Piazzapulita su La7. "Noi abbiamo fatto un provvedimento molto chiaro che vale nel brevissimo termine. L'aumento, che dovrà essere confermato, sarà intorno ai 9 miliardi tra parte elettrica e parte gas; noi riusciremo a compensare circa 3,5 miliardi andando ad incidere soprattutto sulle fasce più povere".
"Questo è il trimestre da mitigare nel frattempo noi lavoreremo ad un impianto più strutturale per il futuro. Si dovrà ristrutturare la bolletta per come è calcolata e poi dobbiamo fare una riflessione su cosa fare del gas come mezzo di transizione" conclude Cingolani.
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