Gaia torna all’Ariston per la seconda volta con il brano "Chiamo io, chiami tu". L’artista aveva già partecipato al Festival di Sanremo nel 2021 come concorrente e, nella scorsa edizione, come ospite di BigMama. Un brano leggero, ammiccante, in linea con le sue ultime produzioni, che nella prima serata ha avuto il compito di rompere il ghiaccio.
“In 'Sesso e samba' e nel mio brano sanremese c’è il denominatore comune della ripetizione, quasi un mantra – racconta Gaia in conferenza stampa. – Le canzoni sono state scritte dallo stesso team (Zef e Petrella, n.d.r.), e squadra che vince non si cambia. È un brano che, al primo impatto, può essere considerato pop e ballabile, ma, se vogliamo essere un po’ più verticali nella lettura, questo 'chiamo io, chiami tu' ripetuto allo sfinimento porta anche a pensare al limbo infernale in cui ci troviamo quando non sappiamo se alzare o no la cornetta. Io chiamo o aspetto di essere chiamata? Dipende dal date."
“Scelgo di fare pop, di farlo a modo mio, di semplificare per far arrivare la mia musica a sempre più persone" – spiega ancora. – "La musica è anche un luogo di libertà, puoi mischiare, contaminare: posso scegliere di scrivere in italiano, ma con un beat legato alla mia cultura oltreoceano. 'Sesso e samba' ha avuto risultati che non ci aspettavamo, quindi è facile fare un paragone e chiedersi se accadrà di nuovo lo stesso successo. Sono convinta che ogni stagione abbia il suo momento, e credo che 'Chiamo io, chiami tu' sia il vestito perfetto per me a questo Sanremo. Quando abbiamo deciso di presentarla al Festival, stavo valutando anche altri brani, ma volevo che fosse questo: sono fatalista, mi sono detta ‘o la va o la spacca’.”
A chi le chiede se vive come un problema l’essere etichettata come cantante da tormentone, risponde: “Non è un problema per me. Se si ascolta in maniera più distratta quello che arriva dalla mia discografia, ci si ricorda di 'Sesso e samba', 'Chega' e, spero, anche di 'Chiamo io, chiami tu. Non mi dispiace essere etichettata, perché anch’io ascolto le hit da fruitrice... poi c’è un lato di me che ascolta altro, ci sono tante anime dentro di me che convivono. Cerco di dare spazio a una alla volta. Mi piace anche rimarcare che possano coesistere caratteristiche agli antipodi, ma nessuna vince."
Venerdì, nella serata cover, porterà all’Ariston Toquinho con il brano 'La voglia, la pazzia' dello stesso musicista e Toquinho e Ornella Vanoni: “È uno degli artisti più incredibili che potessi chiamare sul palco. Ho deciso di duettare con lui perché sono cresciuta ascoltando le sue composizioni, credo sia importante portare un po’ di Brasile. Volevo cantare in portoghese, ma ho deciso di fare un ponte che fosse non troppo egoriferito.”
Una curiosità: la mattina dopo la prima esibizione, Gaia ha condiviso sui suoi canali social una storia in cui chiedeva ai fan di chiamarla, lasciando un numero di cellulare (3339912719): chi ha provato a contattarla ha ascoltato un messaggio registrato in cui l’artista parlava della propria emozione sul palco e chiedeva un feedback sulla sua esibizione da lasciare, rigorosamente, dopo il segnale acustico.
Fonte Immagine: Isabella Rizzitano by Sanremonews.it
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