Sispi, è agitazione su due fronti. La Fiom esprime il suo dissenso contro la annunciata riduzione dei costi complessivi per la contrattazione di secondo livello nella società partecipate, a partire dal 2024.
Nello schema di convenzione per 6 anni con la società in house Sispi da parte del Comune, per l’affidamento di 6 anni del servizio Sitec (sistema informatico e telematico del Comune di Palermo), è prevista una contrazione dei costi dei vari istituti del salario accessorio del 5 per cento, per raggiungere di anno in anno la percentuale di almeno il 30 per cento di riduzione.
La seconda vicenda che allarma il sindacato riguarda la richiesta che il responsabile dell’Ufficio autonomo controllo unico analogo e finanziario delle società partecipate, Roberto Giacomo Pulizzi, ha rivolto alle partecipate, per conoscere l’elenco di tutti i sindacalisti presenti tra i dipendenti comunali, il dettaglio dei permessi retribuiti negli ultimi 5 anni, l’elenco delle promozioni e lo stato dei controlli effettuati dall’amministrazione comunale “a garanzia dell’uso che i dipendenti fanno dei permessi per partecipare ad attività sindacali previste”.
La Cgil Palermo, assieme alla Fiom, ha inoltrato nei confronti della Sispi, ma anche delle altre partecipate, una diffida, per violazione del diritto alla privacy. La Sispi è l’unica ad avere risposto, sostenendo di agire nei confronti dei suoi dipendenti “nel più assoluto rispetto delle normative vigenti in materia di protezione dei dati personali e dello statuto dei lavoratori”.
“Ci auguriamo che sia così perché qualora venissero attivati dei controlli, procederemo con azioni legali a difesa dei lavoratori”, dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e il segretario generale Fiom Palermo Francesco Foti.
Per quanto riguarda l’integrativo, il Comune ha chiesto a Sispi di ridurre i costi e non fare accordo di secondo livello. “Sull’integrativo, nonostante le riunioni e gli impegni assunti con i sindacati dalla presidente di Sispi, la nota arrivata dal Comune intima non solo di non rinnovare l’integrativo ma anzi di ridurlo gradualmente – dichiarano il segretario generale Fiom Cgil Palermo Francesco Foti e Antonio Flaccomio, rsu e rls Fiom di Sispi - Tutto questo è inaccettabile, parliamo di una partecipata che produce e fa utili. I lavoratori devono avere riconosciuto un accordo di secondo livello che è già scaduto e che porti nuovo salario, in questa difficile situazione congiunturale. Una decisione che stride con il fatto che il Comune a settembre ha dato il via libera al raddoppio degli stipendi per sindaco e consiglieri. Non si può da un lato non concedere ai lavoratori i legittimi aumenti a causa dei buchi del bilancio e dall’altro autorizzare l’aumento delle indennità per tutti”.
Domani la Fiom incontrerà la terza commissione consiliare. “Ci stiamo attivando per chiedere alle istituzioni e alle forze politiche di rivedere questa scelta che danneggia e mortifica i lavoratori che svolgono un servizio fondamentale per la città di Palermo nel campo dell’innovazione tecnologica – aggiungono Foti e Flaccomio - In tutto questo, rimane il tema centrale delle assunzioni. Nonostante le promesse fatte dal sindaco Lagalla, tutto tace e molte attività di Sispi vengono esternalizzate. Anche qui avvertiamo i segnali di una privatizzazione all’interno del settore informatico. Dopo la riunione, incontreremo in assemblea i lavoratori per continuare il nostro percorso di analisi e di lotta”.
Fonte: Cgil Palermo
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