Il gioco delle parti ha una sua storia e una sua ratio politica, è la prassi dialettica che regola i rapporti fra maggioranza e opposizione, non ci scandalizza più di tanto. Ma ogni dialettica degna di questo nome necessita di un momento di sintesi, convergenza, per non rimanere nell’argomentazione acritica della baruffa politica, per cui “uno dice A quando l’altro dice B, per dir B quando l’altro dice A”, come nel “litigio da ragazzi testardi” di cui parlava Hegel in contesto senz’altro più interessante. Onorevole Fava, parabola significa…
Il suo attacco ingeneroso in materia di emergenza rifiuti nei confronti del Presidente Musumeci potrebbe anche rientrare in quella ‘famosa’ ratio della dialettica maggioranza-opposizione, ma il suo paventare manovre inesistenti per foraggiare “i soliti padroni dei rifiuti” e le “discariche private” oltre a non avere nessun legame con la realtà dei fatti, dimostra una scarsa conoscenza dell’argomento del contendere. E noi siamo qua per spiegare a lei e ai siciliani, in che modo (legittimo, trasparente, senza equivoci di fondo) stia operando il Presidente Musumeci e come abbia operato nella sua qualità di ex Commissario per l’Emergenza Rifiuti. Senza polemica alcuna, anzi con spirito costruttivo.
E allora eccoci. Il progetto della cosiddetta "settima vasca" di Bellolampo viene stilato dalla Rap, per porre un argine all'emergenza rifiuti della città di Palermo. Detto progetto datato 2016, in versione definitiva, viene sottoposto al parere della Commissione regionale presso l’Assessorato alle Infrastrutture, che lo esita favorevolmente nel 2018 con talune prescrizioni, oggi peraltro superate. Fin qui ci siamo?
A seguito di ciò, il progetto viene adeguato e reso nella sua forma esecutiva. Nel 2019 il progetto in tale veste, viene trasmesso alla Regione. A questo punto, ai sensi dell'articolo 26 del dlgs 50 (che parla della verifica preventiva della progettazione), detto progetto, prima di andare in gara, avrebbe dovuto essere preliminarmente sottoposto a verifica da parte di un idoneo soggetto tecnico. Considerato l'importo delle opere, circa trenta milioni di euro, lo stesso non poteva essere verificato dalla Regione medesima per mancanza di titolo idoneo, sicché ci si è rivolti obbligatoriamente all'esterno tramite gara di evidenza pubblica, pervenendo all'aggiudicazione ad una società di ingegneria. Ci siamo Onorevole Fava? Il servizio di verifica è tuttora in corso. Ultimata detta verifica, pertanto, si passerà alla definizione del bando di gara, ritenendo di poter individuare il soggetto realizzatore a stretto giro di posta. In altri termini, il Presidente Musumeci, già Commissario dal mese di marzo 2018 e per un anno, in diciotto/venti mesi presumibilmente appalterà i lavori.
Claudio Zarcone
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