"Questa mattina sono andata in centro utilizzando il bus, per la precisione linea 110. Ho comprato i biglietti al capolinea Giotto ed ho chiesto come regolarmi per il numero di persone ammesse a bordo. L'impiegato mi ha detto che non sono più previsti posti in piedi e che dovevo sedermi sui sedili non contrassegnati con la parola "NO". In caso di infrazione avrei pagato la multa. Bene. Salgo sul bus, il tempo di obliterare il biglietto e tutti i posti disponibili sono stati occupati. Chiaramente chi si era prontamente seduto non aveva obliterato il biglietto. Non sapendo che fare ho chiesto all'autista. La sua risposta è stata la seguente:
"Ma picchì si preoccupa signora...chisti tutti senza biglietto sunnu! Si avissi acchianari u' controllore scappano tutti e lei è a posto!"
Sembra una barzelletta ma non è così. Aggiungo che dei quattro seduti due erano ragazzi e due erano signore trentenni". Questa la segnalazione di una concittadina all'Associazione Comitati Civici Palermo.
La concittadina segnala, inoltre, che “a piazzale Giotto non sono stati messi i segnalatori per le distanze tra persone, cosa che invece si è vista in altre città.”
“Alla luce di quanto sopra riportato, indice di una prassi frequente sui bus anche prima dell'esplosione della pandemia, chiediamo a codesta amministrazione di voler porre in essere i provvedimenti utili ad evitare situazioni spiacevoli a danno dei cittadini che seguono le regole e che sono sempre più penalizzati a causa della mancanza/insufficienza di controlli”, conclude la nota dell'Associazione Comitati Civici Palermo.
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