Nei mesi scorsi il Gruppo Adorno, associazione di volontari specializzati in antibracconaggio, aveva denunciato la gravissima situazione di degrado in cui versava il Parco Libero Grassi, intitolato all’imprenditore ucciso nel 1991 dalla mafia per essersi rifiutato di pagare il pizzo.
Tra l’altro veniva segnalata la presenza di una strada abusiva, realizzata attraverso un varco nella recinzione accanto al cancello sempre rimasto chiuso, che consentiva a bracconieri, ladri d’auto e altri malintenzionati l’accesso all’area. Soprattutto a soggetti che utilizzano il parco come discarica, com’è avvenuto nell’estate appena trascorsa quando ignoti hanno più volte scaricato tra l’erba secca il frutto della combustione illecita di rifiuti realizzata altrove. Sulla vicenda era inizialmente intervenuta la III commissione consiliare del Comune di Palermo, presieduta dalla consigliera Sabrina Figuccia. La Presidente aveva disposto un sopralluogo nell’area del parco al quale, agli inizi di luglio, avevano tra gli altri partecipato i rappresentanti del Gruppo Adorno. A sopralluogo avvenuto la stessa commissione aveva inviato agli uffici tecnici ben due richieste per il posizionamento di dissuasori in cemento per sbarrare provvisoriamente l’accesso abusivo.
Avevano fatto seguito l’intervento del consigliere comunale Randazzo, una interrogazione parlamentare presentata alla Camera dei Deputati dall’On. Daniela Morfino e infine l’annuncio datato 29 agosto dell’assessore Alongi che comunicava a sua volta l’effettuazione di un sopralluogo per l’installazione dei jersey. Sono trascorsi ben quattro mesi dalla denuncia del Gruppo Adorno e nulla è stato fatto dal Comune di Palermo per impedire gli accessi abusivi, nemmeno la semplice installazione dei jersey che giacciono, inutilizzati, in un’altra area comunale!
“Il comune di Palermo non fa che ripetere, come ormai fa da anni, che stanno per partire i lavori di riqualificazione del Parco Libero Grassi, grazie al finanziamento di 11 milioni di euro già stanziati nel Po. Fesr. 2014-2020. Ci fa piacere – ha affermato il Gruppo Adorno – che stiano finalmente per partire questi lavori e ci auguriamo che tale ingentissima somma di danaro pubblico sia spesa bene per la riqualificazione dell’area, evitando ogni forma di cementificazione. Ciò che chiediamo da mesi, però, è un’altra cosa, che si può fare subito, senza alcuna spesa per il Comune e senza attendere lavori che non si sa quando inizieranno e quando saranno portati a termine: lo sbarramento meccanico dell’accesso abusivo! E’ così complicato?”
Fonte: Gruppo adorno
Fonte Immagine: Gruppo adorno
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