'La ottava croce celtica. Nulla è come sembra' di Carlo Legaluppi

Più diffuso negli Stati Uniti che in Europa, il genere thriller ha come obiettivo quello di mantenere alta l'attenzione del lettore grazie alla suspance. Solitamente il protagonista si trova contro un ostacolo o un mistero, proprio come nel libro “La ottava croce celtica – Nulla è come sembra” di Carlo Legaluppi, classe 1957 e Dirigente Centrale presso un primario Gruppo Bancario di Siena. Con questo romanzo d’esordio, pubblicato dalla casa editrice Alter Ego nella collana Specchi, Legaluppi conduce il lettore in una avvincente storia in cui il protagonista, Alex Martini, coinvolto in una cospirazione internazionale affronta la sua corsa contro il tempo per salvare migliaia di vite innocenti, dopo aver scoperto un complotto per le elezioni negli Stati Uniti, dove per la prima volta è una donna a correre per la Casa Bianca. Un tema molto attuale dal momento che ad oggi si corre alla presidenza della Casa Bianca tra il magnate Comrade Trump’s e Hillary Clinton, non senza difficoltà e colpi di scena. Infatti, sui giornali si parla di “tre attacchi hacker in pochi giorni contro i democratici. L'Fbi indaga. Il sospetto: Mosca vuole condizionare le elezioni americane. Ma la Russia nega. Hillary Clinton però rilancia l'accusa”. Ma come dichiara l’autore: “il racconto non costituisce assolutamente un tentativo di fare previsioni o di anticipare quello che potrebbe essere l’esito delle prossime elezioni presidenziali degli Stati Uniti del novembre 2016, né vuole sposare la causa dell’una o dell’altra parte politica”.
Alex Martini in un viaggio in Irlanda con Jessy Queen, amica di vecchia data, avrà l’occasione per indagare sul legame tra la ottava croce celtica di Belfast e le ultime parole dell’agente Sean Stantford, pronunciate in punto di morte: “omicidio” e “nulla è come sembra”. Ma sarà anche l’occasione, per il protagonista, di confrontarsi con i dolorosi fantasmi del proprio passato che da anni cerca di dimenticare. La costruzione immaginaria del thriller, come spiega Legaluppi: “fa riferimento anche ad alcuni eventi tragici reali, come le stragi terroristiche dell’11 settembre 2001 negli Stati Uniti; l’attentato omicida alla metropolitana di Tokio del 20 marzo 1995; la guerra fratricida che ha insanguinato l’Irlanda del Nord per decenni”. Ma come nasce l’idea di raccontare una storia ambientata proprio nell’Irlanda del Nord? A quanto racconta l’autore “l’idea nasce dopo aver apprezzato il film drammatico di Ken Loach del 2006, dal titolo – Il vento che accarezza l’erba – dove si affrontano i tragici temi della guerra d’indipendenza irlandese, ancora oggi di grande attualità visto che dopo diciotto anni dagli accordi di pace del 1998, permane uno stato di conflittualità tra le due fazioni”
Con l’appassionante thriller “La ottava croce celtica”, Legaluppi  fornisce al lettore una storia che provoca  una tensione costante, il cui livello viene mantenuto con diversi effetti sorpresa, fino a quando la trama arriva ad un punto culminante. In generale l'intreccio tende ad essere in continuo movimento, con toni cupi o minacciosi, si hanno spesso scene di inseguimento e la trama coinvolge tematiche come lo spionaggio, il terrorismo e la cospirazione internazionale. E se pur di fantasia siano i nomi dei personaggi politici, degli alberghi, delle locande e dei pub, per rendere tutto più verosimile, Legaluppi riporta con estrema precisione gli orari dei voli aerei, dei traghetti e dei treni, le marche di autovetture, liquori e sigari. Reali sono i nomi delle nazioni, delle città, delle vie, delle chiese, dei monti, dei fiumi, dei partiti politici, dei movimenti paramilitari e di quelli terroristici.
Insomma, una trama sicuramente ben congegnata e avvincente capace di suscitare intensità di emozioni, in particolare l'apprensione e l'euforia, l'eccitazione e la mancanza di respiro, tutte progettate per generare quel brivido che è, secondo James Patterson, famoso autore di thriller del nostro tempo, la cosa più importante di tutte.     

 

 

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