"Le parole fanno più male delle pietre. Due parole, il 19 maggio 2009, hanno cambiato per sempre la vita al mio amico Gino: addensamento polmonare. Due parole ed è entrato di diritto nella costellazione del cancro." Così Pietro Calabrese ha annunciato ai lettori la sua malattia, senza svelare che Gino era lui. Da allora ha parlato di Gino quasi ogni settimana sul "Magazine" del "Corriere", in un tono ora drammatico, ora poetico, ora crudo, ora giocoso. Oggi la storia di Gino/Pietro e della sua battaglia contro i "pipistrelli" diventa un libro profondo che racconta il faccia a faccia di un uomo con il cancro, ma offre anche lo spunto per riflessioni più alte e per un diverso, più acuto sguardo sul mondo. Lanciato da una spiaggia africana, all'ombra di un baobab, l'albero dei mille anni.
Fonte: tgcom
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