Il mese di aprile dei bookstore Flaccovio Mondadori si apre martedì 16 al Cre.ZiPlus ai Cantieri della Zisa (via Paolo Gili 4) con la presentazione, in coincidenza con l’arrivo in libreria, de “L’isola e il tempo” [Einaudi] romanzo di esordio di Claudia Lanteri, libraia e appassionata di pagine, che ne parlerà con la scrittrice Aurora Tamigio e con la giornalista Carla Falzone. Un giallo “letterario”, fuori da ogni canone e con una triplice forza: una struttura insolita, un ritmo serrato e una penna rara. Ambientato in un’isola mai nominata, verso la fine degli anni ’50, racconta un piccolo e povero mondo sconvolto dall’arrivo di un barchino su cui sono un uomo vivo e una donna morta. Mentre il maresciallo Bonomo apre un’indagine convinto di poterla archiviare presto, il tredicenne Nonò s’improvvisa detective … Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Ci sono luoghi che sono mondi. Cosí è l’isola mai nominata, di fronte alla ‘Mpidusa, verso la fine degli anni Cinquanta: pochi abitanti che si conoscono da sempre, tre cime viste dal mare, la vegetazione secca, la terra nera. E la fatica degli uomini e delle donne per la sussistenza: la pesca, le magre coltivazioni di capperi e lenticchie, qualche bestia. A spezzare il ritmo dei giorni è l’arrivo di un barchino con a bordo due persone: un uomo vivo e una donna morta. Un incendio ha distrutto la loro barca a vela, racconta il superstite. Mentre il maresciallo Bonomo apre un’indagine convinto di poterla archiviare presto, il tredicenne Nonò s’improvvisa detective. Ma ogni cosa è piú complicata di come sembra, e anche questa storia, proprio come l’isola all’alba, appare avvolta di fatemorgane. Per riconoscerne i confini bisogna allontanarsi, fissare l’occhio sul paesaggio, su piccoli dettagli: tutta la storia dev’essere narrata, con calma e da principio, a chiunque passi, alla ricerca del filo che continua a scappare dal disegno. Anche quando l’indagine volge al termine, Nonò non smette di correre per l’isola e perlustrarne i fondali, per trovare il punto in cui la barca si è inabissata. E quando finalmente, con l’aiuto del fratello Filippo, riesce a raggiungerla, insieme ai corpi dei Domoculta scopre un altro cadavere: quello del colpevole. Ma chi può credergli, se ormai tutti dicono che ha perso la ragione?
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