Quando una donna entra in un’azienda, favorita o osteggiata che sia, impegnata in attività produttive o di servizi, subito alla guida oppure poco alla volta inserita in incarichi di responsabilità, sa essere decisiva e marchiare con il suo originale apporto il destino positivo dell’attività nella quale si è inserita. Può sembrare banale sottolinearlo, ma è utile e bello evidenziare questa realtà perché sia sempre di più riconosciuta nella società odierna. Le donne nel mondo dell’economia, sanno essere decisive con caratteristiche tutte proprie e in modo diverso dai loro compagni di lavoro maschi al punto che quando si fa un bilancio di ciò che è successo nella storia di un’impresa non si può non dire con stupore “se non ci fosse stata lei…” È un “se non ci fosse stata lei…” che deriva da una carica di umanità, di concezione ampia della vita, di pensieri e preoccupazioni, anche, che portano – positivamente – nell’azienda dimensioni dell’impegno lavorativo più profonde, meno concentrate esclusivamente sul produrre, sul servire, ma più dirette al senso di ciò che si fa. Questo libro, Nel nome delle donne, naturale sequel del precedente L’impronta delle donne, porta alla ribalta altre sette storie di imprenditrici, con la differenza che questa nuova serie presenta esperienze dove è più direttamente identificabile la donna con le aziende in cui lavorano. In alcuni casi ha dovuto imporsi per diventare, appunto, decisiva, ma queste nuove storie dimostrano che dietro a ogni grande donna, vien da dire rovesciando il famoso detto, si scoprono grandi uomini che, in famiglia o fuori, la incoraggiano e la sostengono.
SILVIA LESSONA Giornalista (collaboratrice dell’edizione torinese di Repubblica) e con un passato da attrice di prosa, ha scritto Indovina chi sviene a cena (De Agostini, 2005) ed è coautrice del libro Ritratti al futuro (Hever, 2021). Scrive biografie come autrice e come ghost writer con una predilezione per le storie aziendali. Scrive monologhi brevi per il teatro ed è ideatrice di format di narrazione aziendale. Ama le storie autentiche e sorprendenti. Curiosa per natura, le piace ascoltare e ricomporre le vicende di chi ha immaginato la propria impresa e l’ha resa realtà.
ADRIANO MORAGLIO Dopo trent’anni di giornalismo attivo (cronista all’Ansa di Torino e poi redattore nelle sedi di Torino e Milano del Sole 24 Ore) si è specializzato nella scrittura di storie di imprenditoria nella forma del romanzo o del racconto lungo. Ha sviluppato questo filone con pubblicazioni singole presso prestigiose case editrici italiane ma è con l’editore Rubbettino che ha reso sistematico questo impegno dando vita alle collane “La bellezza dell’impresa”, “L’avventura dell’esperienza” e “Occhio all’impresa”, tutte e tre dirette con Florindo Rubbettino. Ha all’attivo trenta libri. Nel nome delle donne prosegue il filone di racconto delle storie di donne imprenditrici inaugurato con L’impronta delle donne, nella cinquina dei finalisti del Premio Valori d’impresa 2023.
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