Ricette per cambiare il mondo: esportare la democrazia con armi o soldi (oppure con entrambi, ndr), dichiarare guerra al buco dell'ozono oppure scommettere su un libro illustrato intitolato Luna. Delle tre opzioni la più affascinante è la terza ed è - manco a dirlo - un italian job. La sfida arriva da PlainInk.org, un’associazione non profit che parte dalla Brianza ad alta densità di "fabbrichette di famiglia" e partite Iva. La sfidante si chiama Selene Biffi, 28 anni, una laurea alla Bocconi che ha preceduto svariati master nel sociale tra Harvard, Francia, Spagna, Irlanda e dintorni. Un’invidiabile fede nel prossimo (e nei giovani in particolare) ha spinto Selene in giro per il mondo, prima per la sua associazione “Youth Action for Change” (decine di ragazzi e ragazze ormai attivi in 130 Paesi) poi su incarico delle Nazioni Unite. Un andirivieni per il mondo che le ha fatto vincere più di trenta premi e riconoscimenti ovunque (solo un paio in Italia). La ciliegina sulla torta è stata l'invito come "Young Global Leader" dal World Economic Forum di Davos, nel 2009.
In Afghanistan tre anni fa ha visto la morte in faccia, con l’assalto talebano a un compound occidentale che ospitava personale Onu come lei. “Un giorno che mi ha segnato - racconta a Tgcom - ma non mi ha fatto cambiare idea. Sapevo e so che l’accesso all’istruzione può cambiare la vita di persone, famiglie e interi villaggi. Quell’anno al confine con il Turkemenistan - prosegue - un gruppo di ragazzine mi ha confidato i suoi sogni. Volevano diventare maestre e dottoresse per aiutare il loro villaggio e spezzare il ciclo di povertà che sembrava eterno. Peccato che da quelle parti l’unica specie di scuola fosse senza insegnanti, lavagne e matite". Così è nato Luna, un libro illustrato bilingue per bambini. L'intento è creare dialogo interculturale tra bambini di diverse origini e bambini Italiani. Il volume è realizzato nel nostro Paese mentre altri fumetti di PlainInk vengono prodotti in loco in India e Afghanistan per creare lavoro a livello locale. La distribuzione, gratuita, è per bambini e villaggi per insegnare le basi di salute, igiene e sicurezza alimentare.
PlainInk è una storia destinata a un lieto fine, un’associazione no profit dove immaginazione e colori vanno di pari passo all’assenza di confessioni e sponsor politici. Luna è il primo frutto di questo cammino durato più di un anno. “Il libro - spiega Selene - con le sue tinte e la successione naturale delle tavole raggiunge allo stesso modo qualsiasi bambino, europeo, asiatico o africano che sia. Abbiamo rispettato tradizioni e cultura locali”. Nella storia illustrata si narra del piccolo Ahmed che, con la famiglia, è costretto a lasciare il Marocco per l’Italia. La fortuna sarà quella di tenersi in tasca la più bella tra le sue biglie, Luna appunto.
In appendice - per dirla in burocratese - una serie di piccoli test di apprendimento per chi ha letto il libro. Domande e disegni semplicissimi ma più che sufficienti per stimolare curiosità e intelligenza. “Ho già lavorato a sussidiari, so quanto siano difficili da realizzare ma so anche quanto servano a strappare i bambini dall’ignoranza alla quale certi adulti volevano costringerli” dice la giovane brianzola di Mezzago, forte di esperienze come consulente e speaker per Onu, Columbia University, Banca Mondiale, OSCE, Consiglio d’Europa. Microsoft...
"PlainInk" vuole creare un modello di sviluppo locale, basato sull’istruzione. Nessuno si faccia illusioni, l’happy end non si trova dietro l’angolo. Un angolo magari più vicino con PlainInk.org, l’approdo 2.0 del progetto con il form per reclutare volontari e/o donazioni. Oppure con lo “stato dell’arte” del progetto del mese, vale a dire a quanto ammontano i fondi raccolti su una determinata iniziativa (a giugno, per aiutare i bambini di Varanasi in India servono 5300 dollari, ndr). Normale la possibilità di condividere ogni singola idea di PlainInk attraverso Facebook, Twitter e i principali social network.
La strada è evidentemente in salita. E lo si capisce dalla stessa Selene Biffi che, mentre parla di Luna, si districa tra telefonate e mailing list. “Ho in programma due presentazioni a Roma a giugno - anticipa - poi a settembre ci torno per la Sapienza. Quindi c’è Napoli. Ma io sono pronta ad andare anche casa per casa pur di far conoscere il fumetto”. Se le case non bastassero, chissà, potrebbero subentrare scuole, librerie, biblioteche, circoli e associazioni locali. Ossia chiunque voglia aggiungere un ingrediente alla ricetta di Selene per cambiare il mondo.
Fonte: tgcom
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