Borgo San Giuda è un villaggio della montagna trentina intitolato a una santo equivoco. Si tratta del traditore del Cristo o del meno famoso Giuda Taddeo, protettore dei diseredati e dei senza speranza come credono i quarantadue abitanti, per lo più vecchi, del tranquillo paesino? E come mai un isolato borgo montanaro dove non arriva neanche il segnale di tv e telefonini, “un posto che non esisteva quasi, … dove non succedeva niente”, è stato teatro di evento così terribile da non poter neanche essere concepito da mente ragionevole?XY (edizioni Fandango), il nuovo romanzo di Sandro Veronesi ha un principio molto noir, ha un ritmo da giallo ma non è un giallo. È bene tenere a mente questo fatto per non rischiare di restare vittima del preconcetto alimentato da quello che è, in genere, il tacito patto fra lo scrittore di gialli e i suoi lettori. Veronesi, infatti, non è uno scrittore di gialli e non ha fatto alcun patto coi suoi lettori.
La sua ultima fatica si apre con una strage sconvolgente che viene annunciata agli abitanti del borgo da un cavallo reso quasi folle dal terrore di cui è il solo testimone. Undici corpi straziati da undici cause di morte diverse ma avvenute nello stesso istante, ritrovati semicoperti di neve ai piedi di un albero ghiacciato. Ma il ghiaccio che ricopre questo albero ha una particolarità: è rosso di sangue, del sangue di tutte e undici le vittime.
Si troveranno alle prese con questo mistero, una psichiatra alla quale si è riaperta una cicatrice vecchia di 15 anni esattamente nello stesso momento in cui veniva compiuta la strage, e il parroco del Borgo intitolato al santo cui il sacerdote è devoto da sempre. Il prete e la psichiatra, rappresentanti dei due diversi paradigmi di fede e ragione, affronteranno insieme questo dilemma sapendo solo una cosa: che la verità su ciò che è accaduto è indicibile, è talmente inconcepibile che le autorità preposte alle indagini faranno di tutto per nasconderla arrivando addirittura a fornire una falsa spiegazione degli eventi.
Sandro Veronesi sa tenere il lettore avvinghiato alle sue pagine fino all’ultima. Ma se la citata frase di Francis Scott Fitzgerald, “si deve capire tutto. Altrimenti si deve credere tutto”, alla fine sembra promettere una spiegazione razionale, la svolta per i protagonisti della doppia incognita di XY sarà invece quella di giungere a “tollerare l’assenza di senso”. Come recita la presentazione allegata al libro, “X e Y, uomo e donna, fede e scienza, si incontrano e si scontrano fin quasi a sovrapporsi in un’eroica liberazione dalla dittatura della ragione, umiliata dall’assurda danza del male” o, come avverte la quarta di copertina, “se esistono le parole per dirlo, è possibile”.L’elemento più innovativo del lavoro di Veronesi non sta, però, nel suo libro. Nel sito dedicato alle pagine di XY si possono trovare i documenti redatti dagli inquirenti preposti alle indagini, approfondimenti derivanti da citazioni presenti nella storia, video, appunti e la possibilità di comunicare con l’autore. Un optional che fa del libro qualcosa di più di un tradizionale testo di carta e anche di un avveniristico e-book.
Fonte: tiscali
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