E' morto nella notte a Roma Angelo Guglielmi, si è spento nel sonno, era nato ad Arona in provincia di Novara 93 anni fa.
Lo storico direttore di Rai3, che, dopo aver ottenuto nel 1951 la laurea in lettere all'Università di Bologna insegna per qualche anno nelle scuole medie di Cento e Ferrara, nel 1954 supera il concorso per entrare alla Rai, dal 1976 al 1987 fu capostruttura di Rai 1. Tra i programmi da lui ideati si ricorda Bontà loro, storica trasmissione condotta da Maurizio Costanzo. Prima di divenire direttore di Rai 3, è stato a capo del Centro di produzione Rai di via Teulada in Roma.
Scrive per Paese Sera e per il Corriere della Sera, nonché su numerose riviste e fonda il collettivo letterario neo-avanguardista Gruppo 63 con Umberto Eco ed Edoardo Sanguineti. Numerose le pubblicazioni, alcune delle quali scritte a quattro mani con Stefano Balassone, suo vice alla guida di Rai 3.
Negli anni sessanta fu ideatore di una trilogia televisiva dedicata alle Vite di personaggi celebri: Vita di Michelangelo (1964), Vita di Dante (1965) e Vita di Cavour (1967).
Dal 1987 al 1994 ricopre la carica di secondo direttore di Rai 3, passata dal controllo della DC a quello del PCI: rilevata da Giuseppe Rossini una rete dai bassi ascolti (era superata nell'audience anche dalle TV locali), priva di una chiara linea editoriale, la trasforma in pochi mesi in un canale dinamico ed innovativo, introducendo per primo in Italia il concetto di TV-verità. Sotto la sua direzione nascono programmi cult, alcuni dei quali tutt'ora in onda, come Telefono giallo, Samarcanda, Linea rovente, Un giorno in pretura, La TV delle ragazze, Blob, Chi l'ha visto?, Mi manda Lubrano (poi divenuto Mi manda Raitre), Io confesso, Magazine 3, Avanzi, Ultimo minuto, Quelli che il calcio (passato nel 1998 su Rai 2), Da Storia Nasce Storia, Tunnel e Storie maledette, e vengono lanciati personaggi come Corrado Augias, Michele Santoro, Donatella Raffai, Roberta Petrelluzzi, Serena Dandini, Fabio Fazio, Piero Chiambretti, Giuliano Ferrara, Daniele Luttazzi, Simonetta Martone, Maurizio Mannoni e Franca Leosini; lo share medio della rete passa in pochi anni da meno dell'1% ad oltre il 10%. Di Guglielmi fu l'idea di mettere in bianco e nero e fra virgolette rosse le annunciatrici dei programmi.
Svolge in tutti questi anni l'attività di critico letterario (soprattutto su l'Espresso) e diventa uno dei più temuti critici della nuova narrativa italiana.
Dal 1995 al 2001 è stato presidente e amministratore delegato dell'Istituto Luce. Dal 2004 al 2009 venne chiamato da Sergio Cofferati nella giunta comunale di Bologna in qualità di assessore alla cultura.
Fonte: Wikipedia
Fonte Immagine: Instagram Angelo Guglielmi
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