"In un'Europa sconvolta dalla guerra, nessun equivoco, nessuna incertezza è possibile": invadendo l'Ucraina, la Russia ha scelto di collocarsi fuori dalle regole a cui aveva liberamente aderito, contribuendo ad applicarle." Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo al Consiglio d'Europa.
Rispondendo a una domanda di un delegato conservatore britannico che gli faceva osservare come non tutte le imprese italiane rispettino le sanzioni, Mattarella ha affermato che "l'impianto sanzionatorio è pienamente operativo in Italia. Nel rispetto dei principi dello Stato di diritto e dell'economia di libero mercato, che in Italia vigono e sono rispettate, le imprese in autonomia si regolano di conseguenza, così come avviene nei Paesi che hanno un'economia di mercato. L'Italia è pronta ad eventuali altre sanzioni, senza alcuna esitazione".
"La guerra è un mostro vorace, mai sazio - ha proseguito -. La tentazione di moltiplicare i conflitti è sullo sfondo dell'avventura bellicista intrapresa da Mosca. La devastazione apportata alle regole della comunità internazionale potrebbe propagare i suoi effetti se non si riuscisse a fermare subito questa deriva. Dobbiamo saper opporre a tutto questo la decisa volontà della pace. Diversamente ne saremo travolti".
Il Capo dello Stato ha quindi lanciato un appello al governo della federazione russa "perché sappia fermarsi, ritirare le proprie truppe, contribuire alla ricostruzione di una terra che ha devastato, è conseguenza di queste semplici considerazioni. Alla comunità internazionale tocca un compito: ottenere il cessate il fuoco e ripartire con la costruzione di un quadro internazionale rispettoso e condiviso che conduca alla pace. L'aggressione della Russia sollecita ancor di più la spinta all'unità dei Paesi e popoli europei che credono nella pace, nella democrazia, nel rispetto del diritto internazionale e nello Stato di diritto".
Secondo il presidente della Repubblica, "quanto la guerra ha la pretesa di essere lampo - e non le riesce - tanto la pace è frutto del paziente e inarrestabile fluire dello spirito e della pratica di collaborazione tra i popoli, della capacità di passare dallo scontro e dalla corsa agli armamenti, al dialogo, al controllo e alla riduzione bilanciata delle armi di aggressione".
La pace, ha rimarcato Mattarella "è frutto di una ostinata fiducia verso l'umanità e di senso di responsabilità nei suoi confronti".
Fonte: TGCOM24
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