L’Associazione Antimafie “Rita Atria” e la testata Le Siciliane esprimono il loro più vivo ringraziamento alla RAI e al TG1 per aver deciso di rendere nuovamente disponibile il reportage "Rita Atria, la settima vittima" della giornalista Giovanna Cucè, e quindi per aver accolto l’appello di non far cadere nell’oblio la storia della giovane testimone di giustizia, per non affossare il diritto/dovere ad informare in modo coraggioso. Rinnoviamo l'invito a riprogrammare il documentario in una fascia serale (non notturna) al fine di renderlo fruibile al grande pubblico.
L’Associazione Antimafie “Rita Atria” è consapevole che per la RAI si tratta di una scelta difficile, considerando le diffide e le richieste di risarcimento danni pendenti. È proprio in ragione delle molteplici cause civili che "piovono" sempre più spesso sul giornalismo d’inchiesta che l’Associazione lancia un appello più ampio alla politica, al momento totalmente assente, affinché sia preservata la memoria collettiva che vive del prezioso lavoro di recupero di documenti, testimonianze, di ricostruzione di fatti anche risalenti nel tempo per comprendere e svelare ciò che ancora è rimasto oscuro, ciò che non deve restare sepolto nell’oblio, ma deve essere messo in luce ancora oggi per comprendere il presente e per richiedere giustizia... quella Giustizia spesso negata.
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