"Il fallimento nazionale della Russia è solo questione di tempo". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in un'intervista al quotidiano tedesco 'Bild'. "Le sanzioni ogni settimana si fanno strada più a fondo nell'economia russa: le esportazioni verso la Russia sono crollate del 70%. Settecento aerei russi hanno perso la licenza per mancanza di pezzi di ricambio e aggiornamenti software. Centinaia di grandi aziende e migliaia di esperti stanno voltando le spalle al Paese", ha detto von der Leyen, riferendo che "secondo le attuali previsioni, il prodotto interno lordo in Russia crollerà dell'11%". "Con questa guerra - ha osservato la presidente della Commissione europea - Putin sta distruggendo anche il suo stesso Paese e il futuro del suo popolo”.
"A proposito del sesto pacchetto di sanzioni Ue alla Russia, stiamo attualmente sviluppando meccanismi intelligenti in modo che il petrolio possa essere incluso anche nella prossima fase delle sanzioni", ha dichiarato. "L'obiettivo primario è ridurre le entrate di Putin. Ma il petrolio è scambiato a livello globale. Quello che non dovrebbe accadere è che Putin applichi prezzi ancora più alti su altri mercati per forniture che altrimenti vanno all'Unione europea", ha spiegato von der Leyen, aggiungendo che tra i bersagli delle nuove sanzioni ci sarà ancora il settore bancario, "in particolare a Sberbank, che da sola rappresenta il 37% del settore bancario russo".
Quanto all'invio di armi deciso dall'Ue, von der Leyen sottolinea che "l'Ucraina ha bisogno di ottenere ciò di cui ha bisogno per difendersi". "Non faccio distinzione tra armi pesanti e leggere", afferma, spiegando che è stata la visita della scorsa settimana a Kiev e Bucha a "incoraggiarmi ancora una volta a sostenere l'Ucraina e a fare tutto il possibile per scongiurare questa brutale e ingiustificata aggressione da parte della Russia".
LA REPLICA DI MOSCA
"Il default della Russia potrebbe trasformarsi in un default dell'Europa. Sia morale che, molto probabilmente, materiale", replica su Telegram l'ex presidente russo Dmitry Medvedev, ora vice capo del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, accusando poi la presidente della Commissione Europea di avere avuto l'obiettivo della bancarotta di Mosca come "il piano segreto dei masochisti di Bruxelles". La questione, aggiunge, "non riguarda più la sofferenza di persone esauste, non la fine di un'operazione militare speciale, non la pace tanto attesa in Ucraina, ma il default della Russia".
Infine, riguardo alle eventuali conseguenze per l'Eurooa, l'ex presidente russo avvisa che il sistema finanziario dell'Ue "non è del tutto stabile" e che le misure punitiva imposte alla Russia potrebbero provocare una iperinflazione per la quale "non si potrebbe più incolpare i cattivi russi".
Fonte: Adnkronos
Fonte Immagine: Instagram Ufficiale Ursula von der Leyen
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