La recita di Natale in casa Cupiello di Eduardo De Filippo curata da Vincenzo Salemme, in onda su Rai Uno la sera del 26 dicembre, ha sortito reazioni contrastanti da parte soprattutto degli addetti ai lavori: registi, attori, critici teatrali. Non così l'attenzione del pubblico televisivo che invece è stata premiante per la rete ammiraglia a riprova di quello che era stato annunciato come importante evento. Certo, si sa che il teatro eduardiano senza la presenza in scena dell'autore non è di facile maneggiabilità per chiunque voglia misurarsi con la perfida doppiezza del protagonista di turno, sia esso Luca Cupiello o il Pasquale Lojacono di Questi fantasmi.
Nei giorni scorsi Rai 5 ha mandato in onda una vecchia farsa di Peppino De Filippo, L'ospite gradito, esempio tra i migliori del suo repertorio comico ma anche paradigmatico della distanza artistica tra i due fratelli. Era voce comune: con Peppino si ride; con Eduardo anche, ma per necessità.
Vincenzo Salemme nei panni di Luca Cupiello è poco convincente principalmente per due motivi: non ha il fisico per quel ruolo (il volto emaciato di Eduardo portava i segni inconfondibili di un passato difficile ma comune nelle vicende del popolo napoletano del secolo scorso); ha abituato il suo pubblico alla risata facile e consolatoria, di cui è maestro, trasformando in farsa i momenti più problematici del natale di Luca laddove Eduardo invece, usando brechtianamente una sapiente modulazione degli accenti, disorientava magistralmente gli spettatori insinuando in loro il tarlo della doppiezza del protagonista fino al drammatico epilogo perché, come ha dichiarato recentemente Massimiliano Gallo, attuale protagonista di Questi fantasmi: "Ho capito che Eduardo, nelle sue opere, quello che non vuole chiarire, non lo chiarisce".
Fonte Immagine: Rai Play
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