Le virtù terapeutiche dei broccoli

di Giuseppe Pitrone

| Pubblicata il: 24/10/2011 - 09:57:41

Letto 7436 volte

Vota questo articolo:

461

Non ho mai capito il motivo di usare la parola broccolo per indicare un semplicione, uno sprovveduto, un incapace. In realtà, quest’ortaggio è una vera benedizione divina e meriterebbe ben altra considerazione. Scopriamo insieme le eccezionali caratteristiche che aiutano a mantenersi in ottima salute. Il broccolo è l’infiorescenza, ancora non giunta a maturazione, del cavolo. Appartiene alla famiglia botanica delle Crucifere, della quale fanno parte anche cavolo cappuccio, verza, cavolini di Bruxelles. Contiene una grande quantità di sali minerali: fosforo, sodio, potassio, calcio, ferro, zolfo, magnesio, rame, iodio. E vitamine: C, K, B1, B2, B9, PP. È, inoltre, molto ricco di clorofilla, mucillagini, antiossidanti e indoli. La clorofilla stimola la produzione di emoglobina, quindi utile nelle sindromi anemiche. Le mucillagini, invece, svolgono azione protettiva nelle forme di colite, compresa quella ulcerosa. L’azione degli antiossidanti è ben nota come elemento di contrasto dei dannosi radicali liberi. Dunque, soprattutto all’inizio del periodo invernale, è utilissimo mangiarlo assiduamente per preparare l’organismo ad affrontare le malattie da raffreddamento. Tuttavia, la ricerca sembra orientata ad assegnare alle Crucifere il compito di contrastare patologie ben più gravi: tumore, ictus, infarto. Il motivo è da ricercare nell’abbondanza di composti isotiocianati. Tali molecole rimuovono scorie tossiche che avrebbero un ruolo notevole nell’insorgenza del cancro, soprattutto di vescica e prostata, attivando anche un particolare meccanismo in grado di bloccare le cellule maligne. Inoltre ci sono importanti e positive novità in relazione al tumore del seno, contrastato dal sulforafano, di cui le Crucifere sono ricche. In quanto al settore cardiovascolare, recenti scoperte attribuiscono sempre a questa molecola l’eccezionale capacità di tenere pulite le arterie dalle micidiali placche di grasso che, ostruendo il flusso di sangue, scatenano gravi offese al cuore e al cervello. L’azione protettrice si svolge attivando una proteina, Nrf2, che ha il compito di contrastare le placche stesse (ricerche dell’Imperial College London, pubblicate su Arteriosclerosis Thrombosis and Vascular Biology). Non solo, ma il sulforafano è un nemico dell’Helicobacter pylori, di conseguenza svolge azione antitumorale anche a livello gastrico (ricerche effettuate dagli scienziati della John Hopkins School of Medicine di Baltimora). Altra sostanza benefica è il gefarnato, che protegge le pareti dello stomaco e, quindi, in grado di ostacolare l’insorgenza di ulcere gastriche. I cavolini di Bruxelles, invece, sono particolarmente ricchi di acido folico (vitamina B9) che risulta prezioso per i celiaci e le donne in gravidanza per la prevenzione della schiena bifida. Per uso esterno, i cavoli esplicano azione antinfiammatoria nel caso di ascessi, emorroidi, ulcere infette. Si narra di amputazioni di arti evitate da impacchi di foglie di cavolo anche in fase di cancrena. Protezione della pelle: è stato accertato che il succo di broccoli svolge azione benefica contro le radiazioni ultraviolette (UV), essendo capace di ridurre gli arrossamenti fino al 78%. Un centrifugato dello stesso succo, con carote e finocchi, è un vero toccasana per molte affezioni dell’apparato respiratorio e circolatorio. Insomma, le Crucifere offrono una gamma vastissima di applicazioni da tenere in seria considerazione, se vogliamo veramente essere in buona salute.

Intolleranze alimentari e controindicazioni:
Sempre considerando un loro uso eccessivo e in soggetti predisposti, possono aumentare o fare insorgere problemi di meteorismo e flatulenza. Inoltre, contenendo salicilati, occorre tenerne conto in caso d’intolleranza.
Infine, alcune raccomandazioni sui metodi per cuocerle. Il migliore è quello a vapore. La bollitura tradizionale, infatti, non è indicata, basta mezz’ora per far perdere 65-77% delle preziose sostanze. Anche il congelamento è controindicato, giacché causa una diminuzione del 30% di glucosinato. Il cattivo odore emanato durante la cottura e causato dai composti a base di zolfo, si può notevolmente attenuare aggiungendo il succo di un limone.

Fonte: redazione palermomania.it

< Torna indietro

Vota questo articolo:

461

Lascia un tuo commento

Questo articolo ha ricevuto commenti!