Un nuovo studio condotto presso l'Università di Bonn, in Germania, indica che una dieta speciale può aiutare in alcuni casi di asma. Secondo lo studio, i topi che erano passati a una cosiddetta “dieta chetogenica” hanno mostrato un'infiammazione molto più ridotta del tratto respiratorio. I risultati sono ora pubblicati sulla rivista “Immunity”.
I pazienti asmatici reagiscono anche a basse concentrazioni di alcuni allergeni con grave infiammazione dei bronchi, insieme ad una maggiore produzione di muco che rende la respirazione difficile con episodi di dispnea portatori di squilibrio psicologico. A proposito di questo l’esperta di integratori Vanessa Caputo - che scrive articoli per la redazione Web di HealthSpring - ci sottolinea l’importanza dell’apporto di vitamine e sali minerali contenuti nei semi oleosi (ad esempio mandorle, noci, pistacchi), tanto comuni nella dieta mediterranea ed in particolare nella tradizione culinaria della Sicilia, che pongono problemi alimentari per gli asmatici. Infatti proprio quella che comunemente viene chiamata “frutta secca” rientra fra gli allergeni spesso poco tollerati da questi soggetti, per cui è consigliabile integrare l’apporto vitaminico e minerale anche con prodotti specifici.
Ritornando all’indagine scientifica, un ruolo centrale è svolto dalle cellule del sistema immunitario innato, che sono state individuate solo una manciata di anni fa e sono chiamate “cellule linfoidi innate” (ILC). Svolgono un'importante funzione protettiva e rigeneratrice delle mucose all’interno del sistema polmonare quando vengono danneggiate da processi infiammatori, per mezzo della produzione di messaggeri infiammatori dal gruppo di citochine che stimolano la moltiplicazione delle cellule della mucosa e promuovono la produzione di muco.
Questo meccanismo è normalmente molto utile: consente al corpo di riparare rapidamente i danni causati da agenti patogeni o sostanze nocive. Il muco trasporta quindi i patogeni fuori dai tubi bronchiali, proteggendo dalla reinfezione. "Con l'asma, tuttavia, la reazione infiammatoria è molto più forte e più lunga del normale", sottolinea il prof. Dr. Christoph Wilhelm dell'Istituto di Chimica Clinica e Farmacologia Clinica, che è membro del Cluster of Excellence ImmunoSensation presso l'Università di Bonn.
Gli ILC si moltiplicano rapidamente durante questo processo e producono grandi quantità di citochine proinfiammatorie, per cui hanno scelto di investigare i processi metabolici attivi negli ILC. Imponendo a topi asmatici una dieta con prevalenza di grassi e pochi carboidrati o proteine (dieta chetogenica), le cellule avevano la giusta energia per aumentare numericamente: da qui si ritiene che la carenza del glucosio derivante dai carboidrati favorisca la replicazione degli ILC in quantità sensibilmente inferiore, di conseguenza una minore stimolazione a produrre muco protettivo ma anche ostruttivo.
Gli scienziati si sono sbilanciati nel dire che presto la sperimentazione potrebbe passare dall’animale all’uomo. Considerando la squisita gastronomia palermitana non sarebbe molto semplice rinunciare a gustosi piatti come la pasta con le sarde o con i tenerumi, i cazzilli o gli anelletti al forno ma soprattutto l’inimitabile pasticceria siciliana; tuttavia il territorio isolano può contare su un’ampia varietà di prodotti della terra e pescato, che non farebbero rimpiangere gli sforzi.
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