Durante il corso degli ultimi anni, sempre più è aumentato l’interesse per tutto un universo di prodotti e soluzioni definiti all’interno del grande insieme dei “rimedi naturali”, ovvero strumenti che sono atti a migliorare il benessere generale della singola persona con quanta meno chimica possibile.
A causa di una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori, e di una rinnovata coscienza di carattere ecologico, che guarda con attenzione alle soluzioni sostenibili, sempre più persone stanno approcciando e rivalutando il mondo dell’olistica come soluzione ai piccoli disturbi, allo stress e al miglioramento del proprio stato di salute.
Quali sono però i rimedi più diffusi e perché hanno un impatto positivo sulla salute delle persone? Quanta scienza c’è dietro la popolarità di questi strumenti? Scopriamo tutto questo insieme all’interno di questo articolo!
Ritornare alle origini piace
I fattori che stanno portando i rimedi naturali a tornare grandemente popolari all’interno dell’attualità sono diversi. In primo luogo è impossibile fare questo discorso senza citare l’aumento dell’informazione sui temi come salute e benessere, elemento che ha reso i consumatori quanto più consapevoli possibile delle loro scelte. Sono sempre più le persone che desiderano evitare gli effetti collaterali associati ai farmaci tradizionali, optando quindi per quelle che risultano essere le alternative naturali.
Capsule, oli essenziali, misture da inalare con i vaporizzatori per erbe: c’è davvero l’imbarazzo della scelta in termini di semplici strumenti! Culturalmente parlando, poi, sono tanti gli approcci olistici che stanno pian piano guadagnando terreno all’interno del contesto occidentale: dalle tradizioni millenaria alla medicina ayurvedica o a quella cinese!
Tutti questi sistemi di cura si concentrano sul mantenere un equilibrio tra corpo, mente e spirito: concetti che risuonano profondamente nella nostra epoca in cui invece la frenesia è diventata una costante.
Cosa dice la scienza?
Le opinioni scientifiche sugli strumenti alternativi al benessere dell’essere umano sono particolarmente variegate in quanto prendono in esame una grande moltitudine di sostanze e principi attivi diversi. Inutile starle a citare tutte, bene invece parlare di quelle che sono più alla portata di tutti e più studiate.
Curcuma e zenzero, ad esempio, ne sono un perfetto duo: entrambe sono spezie molto presenti nelle cucine ed entrambe hanno importanti proprietà antinfiammatorie! La curcumina, principio attivo della curcuma, ha dimostrato di poter ridurre i processi di infiammazione all’interno di contesti di infiammazione cronica, in malattie intestinali cronicizzate o in condizioni come l’artrite reumatoide.
Analogamente, lo zenzero è stato utilizzato per alleviare i sintomi di nausea, dolori muscolari e infiammazioni, con studi che ne confermano l’efficacia, ad esempio, nella riduzione dei sintomi associati alle mestruazioni femminili!
Tra oli e proibiotici
Quando da una pianta se ne estrae l’essenza più pura, ciò che si ottiene è un olio essenziale, utilizzati principalmente all’interno dei contesti aromoterapici. Quella dell’aromaterapia è una pratica che utilizza estratti vegetali concentrati al fine di migliorare il benessere fisico ed emotivo, con tanti studi scientifici che hanno dimostrato come l’inalazione di oli essenziali sia in grado di ridurre in maniera importante i livelli di cortisolo.
La lavanda, ad esempio, è particolarmente efficace per favorire il rilassamento, mentre la menta piperita può alleviare il mal di testa e migliorare la concentrazione. Per quanto le evidenze scientifiche a loro favore ancora non siano tantissime, i meccanismi sembrano essere efficaci e la popolarità di questi è decisamente in crescita.
Sempre più ricerche vengono fatte al fine di affiancare dal punto di vista di azioni e reazioni salute intestinale e benessere del corpo umano. Secondo un grande numero di ricerche, un importante fattore regolatore in questo contesto viene dato dai probiotici, ovvero i microrganismi che si possono trovare in alimenti fermentati e che possono aiutare a mantenere un microbiota intestinale sano.
Per quanto ancora manchino delle prove madre alle quali appoggiarsi, sempre più sono le connessioni tra l’integrazione di probiotici in una dieta e il miglioramento della salute mentale; nel corso dei prossimi anni sicuramente ne vedremo delle belle da questo punto di vista.
Quali sono i limiti dei rimedi naturali?
Poiché i rimedi naturali vengono studiati con carattere scientifico, è inutile negare la presenza di alcuni svantaggi. Determinati ingredienti naturali, ad esempio, possono interagire con il funzionamento dei farmaci tradizionali, causando effetti collaterali o annullando gli effetti dei farmaci (il succo di pompelmo ne è un grande esempio).
A mancare, poi, sono tutte una serie di regolamentazioni che potranno permettere agli ingredienti naturali di avere la stessa “dignità” agli occhi del mondo farmaceutico. Proprio per tutta questa serie di problemi, prima di iniziare qualsiasi trattamento a carattere naturale è bene consultare il proprio medico curante, specie e sopratutto se si è in presenza di una qualche malattia cronica.
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