A partire da domani, ogni venerdì presso la divisione di Ematologia del Policlinico Paolo Giaccone sarà presente un punto vaccinale che consentirà ai pazienti, in concomitanza con le visite previste per la patologia ematologica, di poter usufruire della somministrazione dei vaccini.
ll percorso di facilitazione, grazie al quale i pazienti ematologici saranno informati e avviati alla vaccinazione per le infezioni previste dal Calendario di Immunizzazione per la Vita della Regione Sicilia, è stato istituito grazie alla stretta collaborazione tra l’Ambulatorio Vaccinale della UOC Epidemiologia Clinica, diretta dal Prof. Francesco Vitale, di cui è referente il Prof. Claudio Costantino, e l’Ambulatorio Linfomi e Malattie Linfoproliferative della UOC di Ematologia, direttore Prof. Sergio Siragusa, di cui è referente la Dott.ssa Salvatrice Mancuso.
Dalla collaborazione tra ematologo e medico di Sanità Pubblica, verrà individualizzato il timing e la sequenza corretta di somministrazione (e cosomministrazione) dei vaccini nei singoli pazienti, in relazione alla storia clinica e ai percorsi terapeutici, che a loro volta contribuiscono al mantenimento dello stato di immunosoppressione.
La Direttrice generale del Policlinico, Maria Grazia Furnari, sottolinea: “Oggi più che mai, la vaccinazione si conferma come uno strumento fondamentale di sanità pubblica, non solo per prevenire la diffusione di malattie infettive, ma anche per proteggere le persone più vulnerabili. I soggetti fragili, tra cui anziani, persone con patologie croniche, e immunodepressi, sono particolarmente esposti alle complicanze gravi delle infezioni. Per loro, il vaccino rappresenta una vera e propria barriera protettiva. La vaccinazione, dunque, non è solo una scelta individuale, ma anche un atto di responsabilità collettiva che riduce il rischio di complicanze e contribuisce anche a diminuire la pressione sui sistemi sanitari, garantendo che le risorse siano disponibili per chi ne ha più bisogno”.
Tra i soggetti con profili clinici e immunologici di particolare vulnerabilità, per i quali è consigliata la vaccinazione, vi sono i pazienti con linfoma e processi linfoproliferativi che presentano una speciale compromissione delle difese immunitarie.
“Le società scientifiche, come la Società Italiana di Ematologia e la Fondazione Italiana Linfomi, -– spiegano la Dottoressa Mancuso e il Professore Costantino - nel contesto delle raccomandazioni prodotte dalle linee guida internazionali, supportano ampiamente la campagna di sensibilizzazione e di coinvolgimento dei pazienti, dei familiari e di tutta la filiera di cura che ruota intorno ai pazienti con neoplasie ematologiche, verso la pratica vaccinale contro influenza e Covid, ma anche di vaccini co-somministrabili quali quelli contro Herpes Zoster, Pneumococco, Virus Respiratorio Sinciziale e Difterite, Tetano, Pertosse”.
(Nella foto il Prof. Claudio Costantino e la Dott.ssa Salvatrice Mancuso)
Fonte: Policlinico di Palermo
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