Un virus umano fino ad ora sconosciuto e possibile causa del cancro mammario umano è stato identificato in alcuni resti umani dell'Età del Rame e del periodo rinascimentale. La scoperta del primo betaretrovirus umano, candidato ad essere la causa del cancro della mammella nella donna, apre alla possibilità di un vaccino, come è accaduto per l'Hpv e il cancro del collo dell'utero. L'annuncio arriva da uno studio pubblicato sulla rivista americana "Aging", ideato e condotto da Generoso Bevilacqua, già professore di Anatomia patologica dell'Università di Pisa insignito dell'Ordine del Cherubino. La ricerca ha analizzato i resti di 36 individui vissuti fra il 2700 a.C. e il XVII secolo d.C. trovando in sei di essi tracce molecolari di un virus umano finora sconosciuto, un betaretrovirus molto simile all'MMTV (Mouse Mammary Tumor Virus), agente causale dei tumori mammari del topo.
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