Non t'amo se non perché t'amo
e dall'amarti a non amarti giungo
e dall'attenderti quando non t'attendo
passa dal freddo al fuoco il mio cuore.
Ti amo solo perché io ti amo,
senza fine t'odio, e odiandoti ti prego,
e la misura del mio amor viandante
è non vederti e amarti come un cieco.
Forse consumerà la luce di Gennaio,
il raggio crudo, il mio cuore intero,
rubandomi la chiave della calma.
In questa storia solo io muoio
e morirò d'amore perché t'amo,
perché t'amo, amore, a ferro e fuoco.
Pablo Neruda
Le origini della festa di San Valentino
Il tentativo della Chiesa cattolica di porre termine ad un popolare rito pagano per la fertilità è all'origine della festa degli innamorati.
Fin dal quarto secolo A. C. i romani pagani rendevano omaggio, con un singolare rito annuale, al dio Lupercus. I nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo Dio venivano messi in un'urna e opportunamente mescolati. Quindi un bambino sceglieva a caso alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità affinché il rito della fertilità fosse concluso. L'anno successivo sarebbe poi ricominciato nuovamente con altre coppie.
Determinati a metter fine a questa primordiale vecchia pratica, i padri precursori della Chiesa hanno cercato un santo "degli innamorati per sostituire il deleterio Lupercus. Così trovarono un candidato probabile in Valentino, un vescovo che era stato martirizzato circa duecento anni prima.
La leggenda
A Roma, nel 270 D. C il vescovo Valentino di Interamna, (oggi è la città di Terni), amico dei giovani amanti, fu invitato dall'imperatore pazzo Claudio II e questi tentò di persuaderlo ad interrompere questa strana iniziativa e di convertirsi nuovamente al paganesimo. San Valentino, con dignità, rifiutò di rinunciare alla sua Fede e, imprudentemente, tentò di convertire Claudio II al Cristianesimo. Il 24 febbraio, 270, San Valentino fu lapidato e poi decapitato.
La storia inoltre sostiene che mentre Valentino era in prigione in attesa dell'esecuzione, sia "caduto" nell'amore con la figlia cieca del guardiano, Asterius, e che con la sua fede avesse ridato miracolosamente la vista alla fanciulla e che, in seguito, le avesse firmato il seguente messaggio d'addio: "dal vostro Valentino," una frase che visse lungamente anche dopo la morte del suo autore.
La vita di San Valentino
San Valentino, vescovo e martire, nato a Interamna Nahars, (oggi Terni), nel 176 e morto a Roma nel 273, è venerato da Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi.
Venerato come santo dalla Chiesa cattolica, da quella ortodossa e successivamente dalla Chiesa anglicana, è considerato impropriamente patrono degli innamorati.
La vita di San Valentino
Fu convertito al cristianesimo ed ordinato vescovo da san Feliciano di Foligno nel 197.
Nell'anno 270 Valentino si trovava a Roma, giunto su invito dell'oratore greco e latino Cratone, per predicare il Vangelo e convertire i pagani.
Invitato dall'imperatore Claudio II il Gotico a sospendere la celebrazione religiosa e ad abiurare la propria fede, rifiutò di farlo tentando anzi di convertire l'imperatore al cristianesimo. Claudio II lo graziò dall'esecuzione capitale affidandolo ad una nobile famiglia.
Valentino venne arrestato una seconda volta sotto Aureliano, succeduto a Claudio II. L'impero proseguiva nelle sue persecuzioni contro i cristiani ed i vertici della Chiesa di Roma e, poiché la popolarità di Valentino stava crescendo, i soldati romani lo catturarono e lo portarono fuori città lungo la via Flaminia per flagellarlo, temendo che la popolazione potesse insorgere in sua difesa. Questo terzo arresto gli fu fatale: morì decapitato nel 273 per mano del soldato romano Furius Placidus, agli ordini dell'imperatore Aureliano.
Le reliquie
Terni, basilica di San Valentino, altare con il santoLe sue spoglie furono sepolte sulla collina di Terni, al LXIII miglio della Via Flaminia, nei pressi di una necropoli. Sul luogo sorse nel IV secolo una basilica nella quale attualmente sono custodite, racchiuse in una teca, le reliquie del santo. Le reliquie pare siano state portate nella città dai tre discepoli del filosofo Cratone, Apollonio, Efebo e Procuro, convertiti dal futuro santo, e che per questo trafugamento furono martirizzati.
Altre reliquie sono presenti presso svariate chiese. Una parte si trova nella cattedrale di Maria Assunta di Savona. Reliquie del santo sono conservate inoltre presso la chiesa medievale di San Valentino di Sadali, in Sardegna e nella chiesa Matrice di Vico del Gargano dove viene venerato come protettore della città e degli agrumeti.
Miracoli del santo
Sono molte le storie entrate a far parte della cultura popolare, su episodi riguardanti la vita di san Valentino:
Una storia narra che Valentino, graziato ed "affidato" ad una nobile famiglia, compie il miracolo di ridare la vista alla figlia cieca del suo "carceriere", Asterius: Valentino, quando stava per essere decapitato, teneramente legato alla giovane, la salutò con un messaggio d'addio che si chiudeva con le parole: dal tuo Valentino....
Un'altra narra come un giorno il vescovo, passeggiando, vide due giovani che stavano litigando ed andò loro incontro porgendo una rosa e invitandoli a tenerla unita nelle loro mani: i giovani si allontanarono riconciliati. Un'altra versione di questa storia narra che il santo sia riuscito ad ispirare amore ai due giovani facendo volare intorno a loro numerose coppie di piccioni che si scambiavano dolci effusioni di affetto; da questo episodio si crede possa derivare anche la diffusione dell'espressione piccioncini.
Secondo un altro racconto, Valentino, già vescovo di Terni, unì in matrimonio la giovane cristiana Serapia, gravemente malata, e il centurione romano Sabino; l'unione era ostacolata dai genitori di lei ma, chiamato dal centurione al capezzale della giovane morente, Valentino battezzò dapprima il giovane soldato e quindi lo unì in matrimonio alla sua amata, prima che entrambi cadessero in un sonno profondo.
La festa di San Valentino fu istituita un paio di secoli dopo la morte di Valentino, nel 496, quando papa Gelasio I decise di sostituire alla festività pagana della fertilità (i Lupercalia dedicati al dio Luperco) una ispirata al messaggio d'amore diffuso dall'opera di san Valentino. Tale festa ricorre annualmente il 14 febbraio ed oggi è conosciuta e festeggiata in tutto il mondo come la festa degli innamorati!
La festa in Italia e le tradizioni…
La città di Terni invoca san Valentino come principale patrono.
Patrono del paese di Sadali, considerato protettore dei matrimoni, san Valentino, la cui chiesa fu forse edificata da monaci bizantini, viene qui ricordato non a febbraio, ma ad ottobre e la festa sarda dura tre giorni.
A Quero si festeggia il santo benedicendo le arance e lanciandole da un pendio annesso all'Oratorio di San Valentino nell'omonima località.
È patrono di Vico del Gargano, dove viene festeggiato il 14 febbraio con manifestazioni religiose e attività culturali. Caratteristico l'addobbo della statua e delle vie del paese con arance e alloro. Molto partecipata è la processione con la reliquia del santo che si tiene la mattina del 14 febbraio. Di particolare interesse è inoltre la fiera campionaria, con oltre 100 espositori e luna park, alla quale partecipano migliaia di persone che visitano anche nel caratteristico centro storico le bancarelle di prodotti artigianali e gastronomici.
Curiosando un po’…
S. Valentino è considerato il patrono degli innamorati, ed è curiosa la ragione per cui questa tradizione si è radicata nel mondo occidentale: il giorno in cui si commemora il santo cade quando la bella stagione fa le sue primissime apparizioni, sono infatti diversi i proverbi che mettono in evidenza questo.
In Francia e in Inghilterra nel Medioevo era idea comune che in questa stagione gli uccelli cominciassero ad accoppiarsi, nacque così il detto che a san Valentino “ogni valentino sceglie la sua valentina” .
Per questo fin dalla fine del XV secolo in Inghilterra prese piede tra i fidanzati l'uso di scambiarsi piccoli doni, dolcetti e bigliettini (a simboleggiare la "scelta"). Da lì la tradizione passò in tutto il mondo occidentale e ormai anche in Giappone, un Paese sempre pronto a festeggiare gli accadimenti naturali (ricordiamo che in Giappone i giorni degli equinozi sono sottolineati da solenni festeggiamenti).
Come festeggiare al meglio San Valentino….
San Valentino è la festa degli innamorati. E quale migliore occasione per trascorrere una piacevole serata in compagnia della nostra dolce metà?
In occasione di questa ricorrenza, i fidanzati sono soliti scambiarsi alcuni piccoli doni: non ha importanza il valore materiale del regalo, ma ciò che conta veramente è il valore affettivo. Di solito gli uomini regalano fasci di rose rosse alle loro fidanzate; oppure scatole di cioccolatini.
Ci sono poi i più romantici (o temerari che dir si voglia!)…che magari approfittano di questa ricorrenza per acquistare un regalo più importante come un anello di fidanzamento…il tutto accompagnato ovviamente da un bigliettino con frasi d’amore.
La sera di San Valentino si celebra poi il rito della “cenetta”: rigorosamente a lume di candela e in un luogo non troppo affollato i due innamorati si riuniscono per trascorrere qualche romantica ora insieme. Non guasta una buona bottiglia di vino, rosso possibilmente, e magari anche un dolce. Per l’occasione in molte pasticcerie si possono trovare delle ottime tortine a forma di cuore di piccole dimensioni, per essere consumate solo da due persone. Una vera e propria chiccheria!
Dopo la cena saranno i fidanzati a decidere come concludere la splendida serata…..
Naturalmente non bisogna aspettare il 14 febbraio per ritagliarsi un momento speciale con la persona che amiamo. Possiamo, anzi dobbiamo farlo sempre, ogni volta che ne abbiamo la possibilità. In fondo cosa sarebbe la vita senza l’amore? Sarebbe come un film senza colonna sonora….
Buon San Valentino a tutti!
Fonte: redazione palermomania.it
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