Il 6 gennaio si celebra la festa dell'Epifania, anche nota come “Befana”: il termine deriva appunto dal greco “Epifania” che significa “apparizione, manifestazione”. Si riferisce infatti alla manifestazione di Gesù ai Re Magi venuti dall’Oriente per adorarlo e rendergli omaggio. La festa dell’Epifania ha dunque un’origine religiosa. Ma ad essa si interseca anche la tradizione folcloristica, attraverso una leggenda secondo la quale i tre Re Magi, Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, sulla via di Betlemme per portare i regali (oro, incenso e mirra) a Gesù Bambino, si fermarono a chiedere informazioni a una vecchina, dato che non riuscivano a trovare la strada. La donna, nonostante le loro insistenze perché li accompagnasse, si rifiutò di uscire di casa e seguirli. Subito dopo però si pentì di non averli guidati e, dopo aver preparato una cesta stracolma di dolci, uscì per cercarli, ma non vi riuscì. Per questo si fermò a ogni casa che trovava lungo il suo tragitto per distribuire dolci a tutti i piccoli che incontrava, nella speranza che tra uno di essi ci fosse proprio Gesù Bambino. Secondo la leggenda, da allora la Befana girerebbe per il mondo portando dolci e caramelle ai bambini.
La Festa religiosa Epiphàneia è nata attorno al 120 in Oriente e ricordava il battesimo di Gesù nelle acque del Giordano per mano del Battista. La festa della Epifania si diffuse in Occidente attorno al IV secolo, come festa della rivelazione di Gesù al mondo pagano, rappresentato dai Magi.
Come si festeggia l'Epifania nel mondo? In Germania il 6 gennaio è il giorno della venuta dei Re Magi. Le persone di religione cattolica si recano in chiesa, ma questa giornata non è festiva, si lavora come solito e i bambini vanno a scuola.
In Francia si usa fare un dolce speciale, all'interno del quale si nasconde una fava. Chi la trova diventa per quel giorno il Re o la Regina della festa.
In Russia la chiesa ortodossa celebra il Natale il 6 gennaio. La leggenda narra che i regali vengono portati da Padre Gelo accompagnato da Babuschka, una simpatica vecchietta, che potrebbe corrispondere alla nostra befana.
In Spagna durante questa giornata di festa tutti i bambini si svegliano presto e corrono a vedere i regali che i Re Magi hanno lasciato per loro. Il giorno prima mettono davanti alla porta un bicchier d' acqua per i cammelli assetati e anche qualcosa da mangiare.
In Ungheria i bambini si vestono da Re Magi e poi vanno di casa in casa portandosi dietro un presepe e in cambio ricevono qualche soldo.
In Islanda il 6 gennaio viene chiamato il "tredicesimo" perché da Natale fino a questa data trascorrono proprio 13 giorni. Si fa una grande fiaccolata e a metà strada arriva anche l'ultimo dei Babbo Natale, il tredicesimo.
Sapevate che... pur essendo molto amata, la Befana è tradizionalmente una vecchina brutta e gobba, con il naso adunco e il mento aguzzo, vestita in modo molto povero, spesso vivacizzato da numerose toppe colorate: il suo abbigliamento in genere prevede un ampio gonnellone scuro, un grembiule con tasconi, un grosso scialle di lana, un fazzoletto annodato sotto al mento o un grande cappellaccio in testa, un paio di ciabatte o stivali consumati e spesso è coperta di fuliggine, perché secondo la tradizione entra nelle case dei bambini attraverso la cappa del camino.
Nella notte che precede il 6 gennaio la vecchina vola sui tetti a cavallo di una scopa, portando un grosso sacco o una borsa pieni di dolci, ma anche di carbone. Secondo la tradizione, infatti, la Befana riempie le calze, lasciate appese dai bambini, con dolci e caramelle se sono stati buoni durante l’anno, e con carbone se sono stati cattivi. In realtà, è usanza far trovare, insieme a una buona dose di dolci, caramelle e cioccolatini, anche un po’ di carbone in fondo alle calze di tutti i bambini. La notte che precede l’arrivo della Befana i bambini devono appendere le calze (tradizionalmente al camino, ma nelle case dove non è più presente si appendono in altri posti), possibilmente lunghe e colorate, e preparare per la Befana, in un piattino, un mandarino o un’arancia e, per dissetarla, anche un bicchiere di vino. Al mattino, insieme ai dolci troveranno gli avanzi di quanto ha consumato la Befana, qualche buccia di mandarino o arancia e il bicchiere vuoto o semivuoto, a testimonianza del passaggio della vecchina nella notte. Passaggio “atteso” ancora oggi in molte case, perché la festa della Befana ha resistito all’usura degli anni ed è ancora molto amata dai bambini.
La calza per la Befana. Per farvi portare i doni dalla Befana c'è un metodo infallibile: dovete appendere al caminetto della casa (ma chi non ha un caminetto può trovare un qual-siasi altro posto, vicino a una porta o a una finestra) la calza più grossa che avete. Vedrete che la mattina dell'Epifania la troverete riempita di doni di ogni sorta! Cioccolattini, caramelle, dolciumi vari...e magari anche del carbone dolce! Buona appetito! Il giorno della festa della Befana, a Palermo rappresenta l'occasione, oltre che per preparare la classica calza piena di dolciumi per i più piccoli, per inviare sms divertenti, barzellette e messaggi con frasi spiritose oppure fare battute esorcizzando la befana che "vien di notte con le scarpe tutte rotte". Ma questa festa è anche l'ultima occasione per ritrovarsi in compagnia dei famigliari, trascorrendo il veglione e il giorno della befana giocando a carte.
Il 6 gennaio, a Palermo è ancora l'occasione per visitare i supermercati o centri commerciali aperti oppure per controllare se si è diventati milionari con i biglietti della Lotteria di Capodanno, la cui estrazione avviene proprio la sera del 6 gennaio; oppure per andare al cinema o al teatro. L'Epifania a Palermo è una festa nazionale e si organizzano varie manifestazioni come sagre, feste, concerti, festival, mostre e mercatini o il tradizionale concerto della befana che ha luogo in diversi comuni. Ma svariati sono anche i befana party, o le elezioni di Miss befana moderna. La festa della Befana rappresenta però anche la conclusione delle festività natalizie. Come recita la nota filastrocca “L’Epifania tutte le feste porta via!”. Ci fa entrare però in nuovo periodo di festività, quello cioè del carnevale.
LA TIPICA RICETTA DEL CARBONE DOLCE.
Ingredienti:
300 g di acqua.
1 Kg di zucchero semolato.
1 albume d’uovo.
Colorante naturale nero per alimenti (carbone vegetale).
Fate bollire 300 g di zucchero con 300 g di acqua fino a raggiungere lo stadio di caramello e mettete del colorante nero. Preparate il bianco d’uovo battendolo a neve e il restante zucchero reso a velo, aggiungete al preparato di prima e spegnete il fuoco. Fate indurire il composto e poi rompete a pezzetti. A vostra discrezione potete anche aggiungere qualche grammo di liquirizia in polvere nell’impasto o l’essenza al mandarino per aromatizzare. Una delizia!
Buona Epifania a tutti!!!
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