L’8 marzo, dopo oltre 40 anni dall’ufficializzazione dell’Onu della Giornata Internazionale delle Donne, continua ad essere una data simbolica e significativa. Sebbene il Women's Day era nato molti anni prima con le operaie manifestanti a New York nel 1857, l’origine si fa risalire all'8 marzo 1909, giorno in cui centinaia di operaie morirono in un incendio nella fabbrica tessile “Cotton and Cotton” in cui lavoravano a New York, o secondo altre fonti deriva dall’8 marzo 1917 quando a San Pietroburgo le donne manifestarono per la fine della Prima Guerra Mondiale.
In ogni caso, ancora oggi l’8 marzo è una data viva e lo dimostrano le centinaia di manifestazioni in tutto il mondo: dalla sfilata delle donne sopravvissute agli attacchi di acido in India, ai cortei del network internazionale “Non Una di Meno” e lo Sciopero Globale delle Donne, cui ha lavorato l'International Women’s Strike, la rete di donne presente in 50 paesi. Per di più, secondo il dizionario Merrian-Webster, la parola “Femminismo” è stata la più pronunciata e spiegata del 2017, a dimostrazione del fatto che tale fenomeno è più vivo che mai nella nostra società.
I temi dell'uguaglianza economica, sociale e nel rapporto con gli uomini, infatti, sono assolutamente attuali. E lo dimostrano anche i tantissimi casi di femminicidio come reazione violenta di chi non accetta di essere lasciato o rifiutato, in una parola violenza di genere. Molti si ostinano a pensare al femminismo come ad un atto di rivolta contro il genere maschile, ma va invece ricondotto alla sua origine: la ricerca della parità tra i sessi e l’eliminazione delle disuguaglianze generate unicamente dalla differenza di genere.
Nel 2017 il femminismo e le lotte per l’uguaglianza hanno fatto un importante passo avanti, quando le donne di tutto il mondo si sono unite e hanno deciso di denunciare violenze e abusi subiti nel mondo dello spettacolo. E queste denunce hanno avuto la forza di abbattere un pilastro, un potentissimo di Hollywood: il famoso produttore Harvey Weinstein. Il caso Weinstein ha aperto una diga e le denunce delle donne violentate hanno fatto nascere un movimento, #metoo a cui a poco a poco hanno aderito centinaia di donne, non solo del mondo dello spettacolo. Da ottobre ad oggi l'onda lunga della vicenda Weinstein ha fatto sì che il “mai più in silenzio” sia diventato un nuovo mantra femminile e si è compreso che ora insieme si può lottare meglio.
Il tempo è scaduto e di fatto in America è nata un’organizzazione chiamata proprio “Time’s Up”, che ha costituito anche un fondo con un pool di avvocati e consulenti e sta aiutando centinaia di donne di ogni campo nella battaglia contro le molestie sul lavoro. In Italia, invece, è nato #DissensoComune e si è rafforzata nel 2018 la costola italiana di Non Una di Meno.
Tutte queste battaglie e iniziative dimostrano come ogni giorno le donne combattano per abbattere stereotipi e limitazioni, come la differenza di retribuzione salariale, e ricorrenze come la festa della donna dovrebbero servire come promemoria delle tante lotte che ogni giorno le donne si ritrovano a dover combattere. Comprendere quanto possa essere difficile essere donna in una società che ti penalizza proprio per questo motivo può servire ad ottenere più rispetto, che è l’unico regalo che ogni donna desidera ricevere non solamente oggi ma ogni giorno.
© Palermomania.it - Il portale di Palermo a 360°
Lascia un tuo commento
Questo articolo ha ricevuto
Ultim'ora by Adnkronos
Inps porta all'assemblea Anci la sua visione su inclusione sociale e innovazione digitale
Pubblicata il 21-11-2024 alle ore 17:56
Marin (Municipio I): "Sui liquami Isola Tiberina intervento tempestivo ha permesso soluzione"
Pubblicata il 21-11-2024 alle ore 17:51
Bufo (Iren): "Nostro impegno al servizio delle pubbliche amministrazioni"
Pubblicata il 21-11-2024 alle ore 17:41
Caltanissetta, anziano trovato morto in casa con profonde ferite alla testa: è giallo
Pubblicata il 21-11-2024 alle ore 17:40
De Santi (PagoPa): "Nuove funzionalità su AppIo per avvicinare Stato ai bisogni persone"
Pubblicata il 21-11-2024 alle ore 17:34
Approfondimenti
Opinioni a confronto
Articoli più letti