La Festa della Mamma è una ricorrenza antichissima che accomuna tutti i paesi del mondo. In Italia, fissata inizialmente per l’8 maggio, cade ora la seconda domenica di maggio, come in America; viene celebrata in questo mese perché una lunga tradizione vuole che esso sia il mese dei fiori.
Da qui deriva l’usanza di regalare alle mamme per l’occasione le rose, fiori dedicato alla Madonna, simboleggiante l’amore, ma anche la bellezza e la semplicità.
Le origini di questa usanza risalgono all’antichità, quando presso le civiltà contadine politeiste di Greci e Romani essa veniva celebrata nei periodi dell’anno come il mese di maggio che, segnando il momento di passaggio dall’inverno all’estate, significavano l’ingresso in un periodo di prosperità e risveglio della natura.
Essa nacque quindi in stretta connessione con i riti di celebrazione delle divinità legate alla fertilità, in particolare con quelli dedicati alla “Grande Madre“, mamma intesa come divinità femminile venerata perché considerata portatrice di vita e fertilità.
Gli antichi Greci celebravano invece la festa in onore della dea Rea, madre di tutti gli Dei, dedicata per questo a tutte le madri. Nel corso dei secoli la festa della mamma ha perso l’originale connotazione religiosa per assumerne una civile e si è legata a varie forme di celebrazione, tra cui anche la sagra.
L’ufficializzazione della Festa della mamma come festa civile avvenne nel 1907 negli Stati Uniti, quando Anna Jarvis, una donna di Philadelphia molto attaccata alla madre, iniziò dopo la sua morte a spedire lettere a ministri e membri del congresso nelle quali chiedeva che nel calendario fosse inserito un giorno festivo nazionale dedicato a tutte le mamme. Anna Jarvis scelse come simbolo di questa festa il garofano, fiore preferito dalla madre: rosso per le mamme in vita, bianco per le mamme scomparse. Nel 1914 una delibera emessa dal presidente Wilson ufficializzò la festa della mamma come manifestazione pubblica dedicata alla celebrazione dei sentimenti di amore e riconoscenza per le madri del Paese, e di speranza per la pace; la data stabilita fu la seconda domenica di maggio. Da quell'anno fu istituito il "Mother's Day".
La festa della mamma nel mondo
La festa, diffusa anche negli altri paesi del mondo, viene festeggiata in diverse date; tra queste ricordiamo la seconda domenica di Febbraio in Norvegia, la seconda di Ottobre in Argentina e l’ultima domenica di maggio in Francia, dove la festa della mamma è vissuta come compleanno della famiglia. Danimarca, Finlandia, Turchia, Australia e Belgio festeggiano la mamma nello stesso giorno di Italia ed America, la seconda domenica del mese di maggio.
In tutte le parti del mondo, immutato è però il senso della festa dedicata alle mamme, riassumibile nel discorso che la pacifista americana Julia Ward Howe pronunciò nel 1870 in occasione della Proclamazione del Giorno della Madre: “I nostri figli non ci verranno sottratti affinché disimparino tutto quello che noi siamo state in grado di insegnare loro sulla carità, la pietà e la pazienza”.
Una festa della mamma, veniva celebrata anche nell’Inghilterra del 1600. Nel XVII secolo, infatti, in Gran Bretagna, la quarta domenica della Quaresima, veniva celebrato il “Mothering Sunday”, il giorno in cui chi lavorava lontano da casa poteva tornare dai genitori e onorare la propria madre, offrendole il dolce “Mothering cake”. Questa festa pagana, con il diffondersi del cristianesimo, venne acquisita dalla Chiesa, divenendo il giorno in cui si celebrava la “Madre della Chiesa: forza spirituale della vita e protezione dal male”, ma anche la propria madre terrena.
La festa della mamma in Italia
La prima celebrazione della Festa della Mamma risale al 1957 ad Assisi, al Castello di Tordibetto, uno dei meglio conservati dell’intero territorio comunale, su iniziativa del parroco del tempo, don Otello Migliosi; fu sua l’idea di istituirla per la prima volta la seconda domenica di maggio del 1957. In ricordo del 25º anniversario di tale festa, nel 1982 il curato creò il Parco della Mamma, sviluppatosi intorno ad una statua bronzea raffigurante la Maternità, opera dello scultore Enrico Manfrini. Ogni anno il paese per la festa della mamma si accende di entusiasmi e di iniziative, dai toni popolari e familiari, e comunque sempre intimamente vissuti.
Oggigiorno, in occasione di questa ricorrenza, si usa regalare alle mamme delle rose rosse o altri fiori e in molte città si organizzano eventi speciali per questo giorno. A scuola i bambini imparano poesie da recitare poi a casa alle mamme. È una festa piena d’amore che si festeggia in gran parte del pianeta per ricordare il grande ruolo che le madri hanno nella società.
Ma in questo giorno, in cui le mamme sono circondate di amore, affetto e piccole attenzioni, si dovrebbe anche riflettere sulla figura ed il ruolo della “mamma” nella nostra società. Una società all’interno della quale sono soprattutto le donne a sopportare il carico del lavoro di cura che la nascita di un figlio comporta. Se facciamo un paragone tra le donne italiane e quelle straniere, ci accorgiamo che nel nostro paese devono lavorare molto più delle loro colleghe americane ed europee, dal momento che oltre al lavoro esterno, svolgono quasi interamente da sole i lavori domestici. D'altronde c’è da dire che soltanto una donna, e una mamma, può avere la forza di fare tutto questo. Senza voler scadere in inutile retorica, e ricordando che non si tratta di femminismo, c’è da considerare l’enorme valore che oggi ha la donna: che è figlia, madre, moglie, amica, amante e professionista. Dovremmo ricordarcelo sempre, non soltanto in questo giorno di festa. Tutti noi oggi porteremo un fiore alle nostre mamme, daremo loro un bacio e diremo loro che le vogliamo tanto bene. Ma possiamo fare molto di più: possiamo ricordarci ogni giorno, tutti i giorni, quanto ci amano e per questo ripagarle sempre con infinito affetto.
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