Eri bella, bellissima.
Eri la nostra madre, o terra cara, ci nutrivi e rasserenavi il nostro spirito.
Da te nascevamo, in te ritornavamo. Così per secoli.
Poi il dio denaro ci separò e tramutò l’amore in odio. Lacerammo il tuo corpo immacolato con larghe e dritte ferite.
Sulla tua pelle di seta producemmo escrescenze nauseabonde.
Triturammo e devastammo la struggente tua bellezza.
Come demoni lacerammo la tua carne, infierendo sempre più.
E tu, madre terra, avvelenata e agonizzante, piangevi disperata e attonita.
E le lacrime che rigavan le tue gote si cangiavan in rivoli oleosi e schiumosi. Fino alla fine.
Ma quando Colui che con amore per noi ti creò, spinto da pietà e giustizia, stese il mantello sul tuo cadavere e ti benedisse, risorgesti.
E ritornasti a essere bella, bellissima. E verde e fresca e incontaminata. E così rimanesti. Per sempre.
(Poesia di anonimo del ‘900)
© Palermomania.it - Il portale di Palermo a 360°
Lascia un tuo commento
Questo articolo ha ricevuto
Ultim'ora by Adnkronos
Elezioni Germania, vittoria Cdu e Afd vola. Come sarà il governo di Merz?
Pubblicata il 24-02-2025 alle ore 00:05
Cagliari-Juve 0-1, gol di Vlahovic e bianconeri quarti
Pubblicata il 23-02-2025 alle ore 22:51
Incidente nel trevigiano: muore una bimba, ipotesi sorpasso azzardato
Pubblicata il 23-02-2025 alle ore 21:44
Papa, il cardinal Zuppi dà il via a maratona di preghiera nelle chiese italiane
Pubblicata il 23-02-2025 alle ore 21:31
Elezioni Germania, chi è Friedrich Merz l'anti-Merkel prossimo cancelliere
Pubblicata il 23-02-2025 alle ore 20:43
Approfondimenti
Opinioni a confronto
Articoli più letti