«Mare nostro che non sei nei cieli
e abbracci i confini dell'isola
e del mondo col tuo sale,
sia benedetto il tuo fondale,
accogli le gremite imbarcazioni
senza una strada sopra le tue onde
i pescatori usciti nella notte,
le loro reti tra le tue creature,
che tornano al mattino con la pesca
dei naufraghi salvati.
Mare nostro che non sei nei cieli,
all'alba sei colore del frumento
al tramonto dell'uva e di vendemmia.
Ti abbiamo seminato di annegati più di
qualunque età delle tempeste.
Mare Nostro che non sei nei cieli,
tu sei più giusto della terraferma
pure quando sollevi onde a muraglia
poi le abbassi a tappeto.
Custodisci le vite, le visite,
come foglie sul viale,
fai da autunno per loro,
da carezza, abbraccio, bacio in fronte,
madre, padre prima di partire»
Erri De Luca
© Palermomania.it - Il portale di Palermo a 360°
Lascia un tuo commento
Questo articolo ha ricevuto
Ultim'ora by Adnkronos
Simone Cristicchi: "Meloni e Schlein? Mai schierato politicamente, felice che il brano sia piaciuto"
Pubblicata il 24-02-2025 alle ore 19:38
Papa Francesco, bollettino: "Lieve miglioramento". E lui telefona alla parrocchia di Gaza
Pubblicata il 24-02-2025 alle ore 18:54
Roma, scontro tra volanti e auto durante inseguimento: 4 feriti, anche 2 poliziotti
Pubblicata il 24-02-2025 alle ore 18:52
Approfondimenti
Opinioni a confronto
Articoli più letti