Sicilia
la tua casa è un'isola
con giorni di mare
parla dei tuoi fianchi
a questa voce nel vento.
Vagabondo sopra sabbie straripate
il profumo della zagara
alza le braccia come il fumo
fino a sentirmi il sangue polveroso.
Sicilia austera nella notte
pietra fatta di uomini
ti parlo i ricordi del giorno più lungo
mai interrotto
ma il sole che vedo è un altro sole
e gli uomini che salgono dal mare
mostrano la fronte
marcata con voce di terra.
Nel silenzio della notte
il marranzano ripete l'eco dei passi
petali sgranati
coprono più di una bocca ferita
e il sole... tace.
Bruno Vilar
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