Le cisti renali sono formazioni grossolanamente sferiche, a contenuto liquido, che si sviluppano nel contesto del parenchima renale. Possono far parte di malattie ereditarie, come nel caso della malattia del rene policistico in cui le cisti sono presenti dalla nascita, oppure possono essere acquisite sviluppandosi cioè nel corso della vita. Gli studi hanno dimostrato che le cisti renali sono molto frequenti, presentandosi in più del 50% dei soggetti oltre i 50 anni di età. Le cisti renali acquisite sono raramente sintomatiche, per questo motivo nella maggior parte dei casi vengono individuate casualmente durante esami radiologici, come ecografia e TC, eseguiti per altri motivi. Maggiore è l’età più frequente è il riscontro di cisti renali acquisite.
Le cisti sono definite semplici quando si sviluppano a partire dalla corticale del rene (cioè dalla parte più esterna), sono di forma sferica o ovale, hanno profili ben definiti, pareti sottili e contenuto liquido omogeneo di densità simile all’acqua. Possono essere di varie dimensioni, da pochi mm a oltre 15 cm, e circa un quarto di esse tende ad aumentare di dimensioni con il tempo, soprattutto nei soggetti giovani. Si stima che la crescita media del diametro sia di 1.6 mm all’anno e le cisti renali semplici possono arrivare a raddoppiare il loro volume in 10 anni.
Occasionalmente possono diventare sintomatiche, provocando dolore al fianco, disturbi addominali o ematuria (sangue nelle urine). Questo può essere il risultato dell’aumento di dimensioni della cisti oppure dell’insorgenza di una complicazione. Le complicazioni sono rare (2-4%) e consistono in: emorragia, infezione o rottura della cisti. L’emorragia può essere determinata da un trauma, dal semplice aumento delle dimensioni oppure da un problema di coagulazione del soggetto. Le cisti emorragiche si risolvono autonomamente col tempo, ma possono residuare calcificazioni, setti, ispessimenti delle pareti che configurano le caratteristiche di una cisti complessa. Anche l’infezione di una cisti semplice può risolversi esitando nella modifica dei suoi aspetti morfologici.
Le cisti renali, cosiddette complesse, hanno caratteristiche diverse: possono essere multiloculari (cioè divise da setti in diverse aree), multilobulari (cioè formate da conglomerati di diverse cisti), con pareti ispessite o calcificate, a contenuto disomogeneo, associate a noduli solidi, etc. Tutte caratteristiche molto simili ai tumori renali. Per questo motivo è sempre meglio approfondire con esame TC con mdc e/o RM in quanto a volte puo' essere difficile differenziare una cisti complessa da una neoplasia del rene.
La più nota classificazione delle cisti renali è stata proposta da Bosniak nel 1986 (poi rivista nel 2003), ed è riconosciuta come utile strumento di diagnosi, valutazione e gestione delle lesioni cistiche del rene. La classificazione si basa su criteri morfologici individuabili alla TC con mezzo di contrasto o alla RM.
Prof. Fortunato Arena - Specialista Radiologo
http://www.arenaradiologia.com
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