È possibile aumentare l'efficienza e l'accuratezza diagnostica della risonanza magnetica grazie ad un composto organico che è prodotto nel corpo umano: l'acido piruvico. La sostanza è sicura e ridurrebbe la necessità di ricorrere alle iniezioni di agenti potenzialmente tossici, ovvero i mezzi di contrasto "paramagnetici", composti chimici elevatamente reattivi chiamati radicali persistenti, per ottenere immagini ad alta risoluzione spaziale e temporale.
La tecnica è stata ideata da un team di ricercatori dell'Ecole Polytechnique Federale di Losanna che hanno estratto dall'organismo l'acido piruvico allo stato puro successivamente congelato ed esposto a luce ultravioletta per un'ora. Si è constatato che ha generato radicali non persistenti ad alta concentrazione che automaticamente si ricombinano per produrre una soluzione contenente solo composti naturalmente presenti nel corpo, ma in concentrazioni molto più basse.
Il metodo, sperimentato per eseguire una risonanza del cervello di un topo, ha mostrato immagini con una dettagliata risoluzione spaziale e temporale al punto da tracciare il metabolismo dell'acido piruvico nel cervello dell'animale.
Gli esperimenti continuano con ottimi risultati con l'auspicio di poter essere utilizzati anche sul corpo umano.
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