Uno sguardo alla cronaca politica, e all’imminente drammatico futuro, ci pare annunciare Silvio Berlusconi prossimo Presidente della Repubblica, con piena vox populi. Questa sarebbe la volontà del popolo della libertà (PDL) e poi di quello italiano se ci fosse l’elezione diretta del Presidente della Repubblica. Ed inoltre, Berlusconi che assurge al massimo ruolo istituzionale, significherebbe l’uscita di scena dalle competizioni elettorali che finiscono sempre per premiarlo. Non male! La soluzione di quest’annunciato scenario trova la naturale risposta nell’aprile 2013, quando Bersani, trascurando la volontà del popolo e le leggi della natura … si è assunto la responsabilità di insistere con Napolitano affinchè restasse in carica altri sette anni, ignorando per partito preso la possibilità di un Rodotà soltanto perché proposto da un Movimento (M5S) non gradito. Questa profezia, salvo un risveglio dell’ormai noto torpore delle coscienze, deriva dall’analisi - ad oggi - del lavoro svolto da questo Governissimo Letta, che vede sia il PD che il PDL insieme, incapace di riformare probabilmente a causa della lunga paralisi governativa. E, nonostante ciò, tutti ad esaltare la figura di Napolitano e i benefici delle larghe intese. Si, perché non si è fatto altro che porre una serie di rinvii sulle questioni più urgenti e fondamentali per dedicarsi imponentemente ai desiderata del Cavaliere, che pretende una carica prestigiosa per chiudere la già luminosa carriera politica. Ed infatti lo start è partito ma solo per risolvere questo primo “pegno-impedimento”. Alla luce di ciò, perché parlare di IMU? A chi gioverebbe? Se ne riparlerà quando la pagheremo, a settembre, già alla fine delle – modeste - vacanze e dopo gli altri gravosi e incombenti oneri previdenziali (IVA - INPS) con scadenza in agosto. Non c’è che dire, azioni scientifiche per collassare definitivamente il Paese. O, ancora, diminuire i parlamentari e affrontare con severità la riduzione delle spese, meglio definite con il termine SPRECHI? Si, certo, si farà, ma con calma, magari fra un decennio, per non turbare i gravosi lavori che incombono sul nostro Parlamento e per non destabilizzare le loro vite, giacché le nostre, come ben sappiamo, contano molto molto meno e sono ormai schizzate, altro che destabilizzate! Legge elettorale? Chi, quale? Sarà il Porcellum la legge elettorale condivisa, e la più conveniente... Insomma, tutto sembrerebbe convergere verso un’univoca tesi, un risultato quasi scontato se si continuerà a perseguire questa strada, anche se si annuncia in salita e ci saranno parecchie lotte intestine tra i partiti, che accompagneranno perfettamente il piano decrescente di lavoro e organizzazione del nostro già disastrato Paese. E sapete cosa penso? Che Silvio Berlusconi lo merita! Si, perché è lui l’unico vero leader naturale di tutti questi sopravvissuti per caso. Fa rumore, sa comandare, fa parlare di lui, e ottiene sempre ciò che vuole. Potrebbe essere davvero il miglior Presidente, magari in stile americano, con una forma di semipresidenzialismo, con corte al seguito di consiglieri e azioni belliche sempre in agguato... E, dunque, come finirà questa triste storia? Con molta probabilità, Napolitano alla fine del mandato (augurando ogni bene) si dimetterà, aprendo le porte - già spianate - del Quirinale al nostro onnipresente presidente Silvio Berlusconi, che conserverà ben oltre la vita terrena, e nei libri di storia, la prestigiosa carica. E a Palazzo Chigi? Penso che salirà Bersani. E vissero e governarono ... felici e contenti.
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