Giuseppe Tornatore anche in tempi di crisi riesce a richiamare pubblico e ad affollare le sale dei cinema. Anche questa volta con "La migliore offerta" la mia stima e fiducia nel regista siciliano non sono state tradite. Ho visto tutti i film del geniale regista, e tutti mi hanno lasciato un ricordo indelebile e un forte impulso nei sentimenti. Sempre. Questo film non rientra nel canonico genere di Tornatore, non c’è la Sicilia, niente Siciliani, tuttavia la maestosa scenografia e la trama arzigogolata sono riconducibili al grande regista: come dire, portano la sua firma. Questo film, che non vi voglio raccontare completamente per lasciare curiosità e libertà interpretativa, affronta con molta eleganza il tema del sentimento più importante che possa esistere: l’amore. E l’innamoramento. E quando questo avviene, soprattutto se inatteso, in un uomo che è sempre stato rigido in tutti gli aspetti della sua vita. Distaccato, igienista, freddo e impenetrabile, Virgil Oldman, il protagonista, è un richiestissimo e abile uomo d’affari: un cinico battitore d’aste che, con la complicità di un vecchio amico, riesce a impossessarsi a basso costo di tele dal valore inestimabile. Tormentato dalla figura femminile, ha raccolto nel corso degli anni una collezione spaventosa di ritratti di donna custoditi in una stanza segreta della sua casa. Quei volti rappresentano l'unico rapporto sentimentale di una vita sacrificata agli affari. Grazie alle abilità che è andato sempre più affinando, si ritrova ricchissimo a girare il mondo attraverso lussuosi salotti gremiti di collezionisti facoltosi, consacrato agli onori del panorama internazionale.
Una mattina al suo ufficio arriva una telefonata di una giovane ragazza che chiede di lui. Parla di una valutazione importante da fare presso un’antica villa di proprietà dei genitori scomparsi da un anno. Sostiene decisa che il padre era stato chiaro con lei: avrebbe voluto solo il signor Oldman in persona per la stima dei beni e nessun altro. Dopo molta indecisione il burbero e scontroso Virgil decide di accettare, ma quella che non sembra collaborare è proprio la ragazza. Claire, questo il suo nome, comunica con il vecchio Virgil solamente con brevi ed ambigue telefonate o messaggi indiretti lasciati dal custode della villa, non presentandosi mai di persona agli incontri prestabiliti. Il cinico e impaziente Virgil minaccia la ragazza di recedere dall’impegno preso nel caso in cui lei avesse continuato con quel balletto poco professionale. La donna, però, svela poco a poco, attraverso una porta chiusa, alcuni particolari della propria vita e giustifica le sue ripetute assenze dicendo di soffrire di agorafobia, malattia che le impedisce di frequentare luoghi affollati. Rivela, peraltro, di non uscire dalla villa da ben dodici anni. Oldman è molto colpito dalla storia, e decide di fare chiarezza su una questione che intravede i confini dell'assurdo. Comincia ad intrattenere con la ragazza un rapporto sempre più intimo, parlandole attraverso una porta chiusa, che diventa in breve tempo un'ossessione. Ed ecco che improvvisamente si assiste, attraverso passi delicati e romantici, alla trasformazione di un uomo che affronta tutte le fasi dell’innamoramento e sconvolge completamente il suo essere, la sua monotona e metodica vita. Virgil si è finalmente innamorato di una donna vera, e non riesce più a gestire il rapporto d'amore con distacco, come aveva fatto fino ad allora. Decide di liberarsi da questo peso confessandole il suo amore, un amore che sembra contraccambiato e che si trasforma in una relazione sentimentale che continua dapprima all’interno e poi anche al di fuori delle mura della casa. E' una storia d'amore, bella e particolare, delicata e forte allo stesso tempo, che si dipana tra polvere, vecchi oggetti, antiche stanze, misteriosi marchingegni e lussuose sale d'asta. Una storia d'amore intensa tra due persone molto diverse tra loro, ma accomunate dalla solitudine e dalla fragilità dei sentimenti. Due persone che non amano stare in mezzo alla gente e che ogni sera cenano da sole; ma soprattutto due persone che non conoscono l'amore. Si assiste alla rinascita di un uomo che per amore rinnega tutto ciò in cui ha sempre creduto e voluto. Tutto diventa irrilevante: la carriera, il denaro, e solo in nome dell'amore. Bellissima e toccante la scena in cui l’impeccabile ed elegante Virgil, sconvolto per la scomparsa di Claire, si presenta totalmente disordinato ad un prestigioso appuntamento di lavoro. Anche la malattia e la paura di affrontare la vita fuori da una stanza lasciano vive emozioni e una buona interpretazione della giovane attrice protagonista. Ad un certo punto tutto sembra fantastico, sembra che la potenza dell’amore vinca su tutto. La fuga dalla stanza, che per Claire è il rifugio simbolo di protezione, per salvare l’uomo che ama più di ogni cosa al mondo, è il momento più drammatico e commovente del film, e sarebbe stato il finale sperato, almeno per me. Ma anche un lieto fine scontato? Non lo so, a me piaceva così com'era. Ma, a quanto pare, la vita deve per forza presentare il conto, anche se si tratta soltanto di una mera rappresentazione cinematografica. Ed ecco allora un finale inatteso e sorprendente, di quelli che ti lasciano senza parole e la verità è difficile e troppo amara per essere accettata. Nella sala affollata è calato il silenzio, nessun applauso, come di solito è accaduto per i film del noto regista; solo volti un po' destabilizzati. Credo che ciò sia da attribuire alla grandiosità con cui il regista ha trattato la tematica dell'innamoramento che, forse, avrebbe meritato di mantenere il lieto fine di un lui che salva lei per amore e viceversa. Mi sono alzata dalla comoda poltrona solo dopo qualche minuto; la favola era finita, soppiantata dalla glaciale realtà. Anche nell'opera più grande e maestosa che possa esistere, come l'amore, c'è il falso. É rimasto solo il volto di un uomo innamorato, seduto in un piccolo ristorante di una famosa piazza, in attesa della felicità perduta. Lo rivedrei volentieri, meno l’ultimo quarto d’ora. Amo le storie a lieto fine. Ma io sono un’inguaribile romantica e ci sta.
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