Parlare di sentimenti, in questo mondo sempre più arido e insensibile alle esigenze che riguardano lo spirito e le emozioni, analizzarli e rifletterci è indubbiamente più proficuo di un telegiornale o di un’analisi politica, delle quali per la verità siamo abbastanza saturi. Amore, Passione, Rabbia, Gioia, Dolore, Distacco, Nostalgia, Solitudine … potrebbero apparire, in realtà, molto diversi fra loro, e di fatto lo sono. Tuttavia, sono sentimenti concatenati in una fantastica combinazione che caratterizza la persona e la nostra anima. Essi si manifestano attraverso eventi che negli anni producono l'esperienza fino a formare quella che osiamo definire l’essenza del nostro essere: ciò che vive e che è in ognuno di noi. Il nostro cuore cresce ad ogni evento importante della nostra esistenza, rendendo unico ed irripetibile l’uomo e la profondità della sua anima. Guardiamo dunque ai sentimenti senza averne paura, scopriamoli e studiamoli con assoluto rispetto.
L’amore celebra la vita in tutte le sue forme, nasce con noi e ci ricorda che siamo ancora vivi … su questa terra. Potremmo definirlo il sentimento di partenza.
Il distacco ci ricorda invece che il tempo non si concede pause e che noi siamo in un continuo e perenne cammino … lasciandoci dietro affetti e persone che sono stati determinanti nella nostra vita. Il distacco ci rende fragili, e poi … ancora più forti nel proseguo del nostro percorso di vita. Tante volte trasferisce impronte indelebili, così come l’amore, che lasciano tracce che possono mutare o deviare il nostro cammino. Il distacco è il momento più terribile e difficile dell’essere umano, la scossa del cuore che temiamo di più, che ci fa soffrire e scaturire il senso di abbandono e anche delusione in chi lo subisce e anche la rabbia in chi rimane … una rabbia ben incisa nel cuore. È il dolore sordo che è sempre in noi, anche quando si ride di vero cuore, anche quando si è in vacanza o apparentemente distratti da momenti di pura felicità. Ma lui ha lasciato la sua indelebile macchia, che incontriamo negli occhi degli altri, in un fiore, in un gesto gentile, in un gelato, in un quadro, in una fotografia, nelle parole di una romantica canzone … Ecco lui è sempre lì, vigile e attento alle tue espressioni. È l’amore che si è infranto sullo scoglio più cattivo, lasciando un relitto di cuore.
La nostalgia mi ricorda che il pianto che ne sussegue bagna il nostro cuore e lo rende meno arido. La incontri sempre, dal vetro di una finestra, nel tepore del caldo sole, nelle pagine di un romanzo, nelle onde del mare, in una struggente melodia, nell’esecuzione di un ballo, in una rappresentazione teatrale, in un oggetto custodito in un cassetto, in un abito indossato … Ma, soprattutto, nell’opera più grandiosa, creata dall’architetto più bravo: Dio!
La rabbia ci aiuta ad evidenziare le mortificazioni e le ingiustizie quotidiane, a metabolizzare il dolore per cercare di superarlo. Ma spesso è il sentimento più difficile da amare e digerire. Restiamo arrabbiati perfino di noi, della nostra stupidità, della nostra credulità, delle nostre perenni delusioni ... ed è proprio in questo momento che nascono tutti i perché del mondo, ai quali troppo spesso risponde solo l’arguto silenzio, il filosofo più intelligente e saggio ...
La solitudine ci ricorda che anche nei momenti più bui c’è Dio che ci cammina a fianco, unico, sincero e invisibile amico, a volte troppo invisibile, per la verità … In questo lungo cammino quasi sempre in salita e chiamato vita, è Lui, il Supremo che ci conosce veramente e a cui confidiamo le frequenti “cadute” e tendiamo la mano per ulteriori slanci in avanti. Un amico che sa ascoltare gli eterogenei drammi del nostro cuore, senza giudicare … Ecco la sua forza! Senza entrare nell’argomento Fede, che mi impressiona non poco, ed è il nodo più complesso, forse per tutti, voglio solo confermare che anche nei momenti più bui, quando il cuore dice no, non ti credo, non ti vedo, non ci sei, non esisti! Ecco Lui, nel Suo Superiore Disegno, in qualche modo e anche dopo un indefinito tempo ci dà la risposta che avremmo voluto sapere e capire subito. Il mistero di Dio per me è, e resterà, l’arcano più grande della mia vita.
La passione è da sempre l’unico e il solo motore di tutte le iniziative umane e le imprese di successo. Senza la mia amica passione non riuscirei ad alzarmi ogni mattina per recarmi a lavorare, e tante volte non è nemmeno così semplice. Ma lei è sempre lì, viva come il primo giorno, e anche quando ti senti stanca e vorresti gettare la spugna e lo sfascio umano ti grida: vattene, non li vedi? Sono tutti uguali, tutti omologati in nome degli interessi, del dio denaro … ecco che lei fa capolino nel tuo cuore e nella tua testa e, con un balzo attivo, ti fa riaccendere la fiamma della speranza per ripartire. La passione è l’unico deterrente alla noia delle azioni.
Ma è sempre l’Amore, l’unico e il più sublime ed elevato di tutti i sentimenti: il sentimento di partenza che è vita e crea la vita, esattamente come un albero con tante eccellenti ramificazioni. L’amore è l’albero più bello, il più fantasioso, il più struggente e colorato, il più profumato di fiori e frutti, che dona armonia ed eternità.
Ma sapete qual è la vera fortuna di ogni essere umano? Non il denaro, non la fama, non il potere. La vera fortuna consiste semplicemente nell’essere amati, sempre e tanto, infinitamente tanto amati. Un assoluto privilegio per chi dona e chi riceve. L’ Amore e la Fede, anche se qualche volta sono traballanti, riescono a riemergere sempre dal sottobosco dell’anima e, insieme alla Passione che non muore mai, ci aiutano a sviluppare la sensibilità e a diventare contemplativi. Cosa c’è di più bello e maestoso che apprezzare un’alba, un tramonto, il mare, lo sguardo di un povero cui tendi una mano, gli occhi di un bambino che ti cercano nel bisogno, una parola di solidarietà verso chi è in difficoltà, l’amicizia di un amico sincero. Cosa c’è di più nobile di una carezza donata alla persona amata o dalla persona amata, di un gesto gentile, fino ad esaurire tutto ciò che si ha da offrire? Nulla.
Concludo questa meditazione sui Sentimenti con un anelito di speranza dedicato a chi ha smarrito la via della sfera affettiva, a chi non sa amare più e ha perso il suo albero ricco di tutti i laboriosi rami di sorprendenti e immensi Sentimenti. A chi non osa donarsi perché crede che il segreto vincente sia trattenere qualsiasi emotività, a chi ritiene che la cosa più importante sia solo ricevere e mai condividere. A chi crede che per salire sempre più in alto sia fondamentale, se non addirittura indispensabile, abbassare il livello degli altri intorno a sé. A chi è solo o ritiene di esserlo perché in realtà ha semplicemente smesso di amare. A chi ha paura di amare, di piangere e soffrire perché è convinto che cedere ai sentimenti sia una debolezza, un pericolo, una caduta nel terreno della pura follia! E a chi non sa più emozionarsi e apprezzare lo sguardo di una donna o di un uomo che ti ama.
Marina De Luca
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