Come ogni mattina non posso esimermi dal leggere i giornali online. E ormai ho perso la speranza di una benché minima gratificazione. Mai una bella notizia, solo una nausea incredibile. Solitamente non sono affetta da pessimismo cosmico, anche se improvvisamente mi sento sul baratro di un’Italia catapultata al fallimento. Si è partiti da un parola, Spread, ai più sconosciuta e si è arrivati dove siamo: sul punto di fallire. E sembra tutto quasi incredibile. Ci hanno preso in giro per anni, tra sorrisi e tutto va bene, mentre l’economia, quella vera, se la gestivano all’interno. Ma se solo avessimo ben riflettuto sull'agghiacciante spettacolo politico al quale assistevamo quotidianamente, ci saremmo accorti che presto saremmo arrivati al capolinea. Non esiste nemmeno più l’idea dei partiti politici, a ben pensarci, perché leader come Palmiro Togliatti, Enrico Berlinguer, Giorgio Almirante, Ugo La Malfa, Pietro Nenni ed altri, non ci saranno mai più. E oggi più che mai apparirebbero lontanissime utopie. Che cosa sia l'attuale Pd di Pier Luigi Bersani non è dato capire. La sinistra italiana di oggi ci sembra una miscellanea di tanti partiti e uomini come Vendola, Di Pietro e il popolo "grillino". Ma in Italia non c'è nessuno che ci pare abbia un’etica e una dirittura morale da trovare indiscusso e immediato seguito. E siamo tutti decisamente stanchi di queste ridicole Kermesse, prive di logica e soluzione. E sempre se “ce la caviamo” dopo essere stati ben bene strigliati, colpevoli soltanto di esistere, ecco che si riproporranno i politici di sempre, ripuliti e rigenerati. E saranno da noi ben visti, come i salvatori di questo strazio tecnico, che però tutte le colpe non ha. Poco importa se risulterò impopolare ma eccovi il mio pensiero.
Se ci riflettete Monti & company ce li hanno messi loro, “i buoni politici” per poi riciclarsi con la scontistica sulle tasse da strozzinaggio. L’Inps è impazzita, dà perfino i numeri sugli esodati e c’è un Governo che non sa specificarne il numero corretto: si passa da 100.000 a 400.000 come se fosse la stessa cosa. Complimenti! Ecco nelle mani di chi siamo… E ancora… nessun segnale è arrivato dall’alto, nessun esempio di rinuncia, nemmeno di facciata. Anche 1000 euro ciascuno, sarebbe stato un piccolo gesto di solidarietà, nemmeno quello. Le parate? Si, si sono fatte. E le partite? Le hanno viste con team al seguito i soliti privilegiati. Dunque, abbiamo visto nulla di concreto? di tangibile? qualcuno sa qualcosa? E no, non sia mai! I loro affari di oggi e futuri se li discuteranno e gestiranno in sede privata, quando ritorneranno a governare. Il capitolo è pertanto congelato. Paesi più civili e sciovinisti come la Francia hanno dato immediato segnale, piccolo ma presente. Già, ma loro sono più evoluti, qui solo papponi esagerati. Ma chi vincerà le prossime elezioni? Si, perché ci saranno i vincitori e i vinti, e un popolo che, ahinoi, li voterà. A ben rifletterci dovrebbero essere quelli di sinistra a vincere le prossime elezioni, anche perché gareggiano da soli. Da quell'altra parte c'è solo la Santanché, che sta iniziando la sua campagna politica apprestandosi a bruciare il modulo fiscale con cui pagare l'Imu. Mi chiedo perfino se sia un reato. Ma chiunque dovesse vincere che cosa farà in tema di debito pubblico, aliquote fiscali e spesa sanitaria? Dovrebbero riflettere bene perché non siamo più in grado di sostenere e sopportare questo peso fiscale. E se fosse invece una bella "lista civica" a concorrere? E magari capeggiata da una brava persona, una persona seria, un buon padre di famiglia, che non conosce nemmeno il significato del termine corruzione? Sapete chi ci metterei? Un anonimo padre di quattro figli che ha sempre vissuto con uno stipendio. Uno di quelli che ha fatto tagli alla sua stessa vita e che dignitosamente è riuscito a fare studiare i figli riuscendo perfino ad inserirli nel mondo del lavoro. Ecco uno di questi lo voterei subito, anche se non ha esperienza politica. Ma di certo ne ha di vita, è un uomo che dignitosamente ha rinunciato ai lussi in generale, ma anche alle piccole gioie della vita come una banale pizza, un film al cinema (con biglietto pagato per lui e famiglia), alle vacanze, agli abiti di sartoria, all’auto di famiglia, alle feste, per non parlare dei “festini!”. Chissà, probabilmente avrebbe già trovato la soluzione ai tagli, solo ai tagli da fare e non a tasse da aumentare e inventare. Solo in questo caso potrei convincermi ad andare a votare perché ormai non ci credo più, sono talmente sfiduciata che non mi lascerò abbindolare più da nessuno. E non penso di essere nel torto. No!
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