No, non si possono leggere certe cose! E specialmente di questi tempi, e dopo aver ascoltato l'affettuosa ramanzina di sprone del nostro Presidente del Consiglio: il Professor Mario Monti. Sono notizie che fanno male, e in particolar modo a chi è più sensibile. E allora eccomi qua, pronta alla replica! Tempo fa vi parlai di una dicotomia tutta italiana che, a quanto pare, ritorna ed è sempre più attuale. Infatti, se da una parte c’è chi chiede sacrifici agli italiani, già naturalmente più che sacrificati; dall’altra, c’è invece, chi fa vacanze costosissime alle Maldive! Come dire: alla faccia di chi non può neanche permettersi di fare una spesa dignitosa, e di arrivare alla fine del mese! Si spende e spande, in questi ambiti e impossibili lidi fino a 2.550 dollari per una sola notte, e per la camera più piccola e meno lussuosa. Ma si può arrivare a 5700 dollari, sempre per notte, per avere una suite più prestigiosa. E a quanto sembra, questa prestigiosa scelta è quella dei nostri Deputati parlamentari. Questa, la "lettura rilassante" del mio "anemico", "povero", pomeriggio festivo. Ma perchè prendersela tanto? E chi sono i personaggi in questione? Sono i nostri rappresentanti della politica, i nostri deputati, quelli che ci chiedono ancora sacrifici, e che dovrebbero dare il buon esempio... Che negano i loro stipendi da capogiro, lamentando perfino qualche taglio di facciata, e per contro, non si capisce come, si possono permettere vacanze impossibili e inimmaginabili, per noi comuni e onesti lavoratori. Parliamo dunque del leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, dell’onorevole Stefania Craxi, del presidente del Senato Renato Schifani, e del leader dell’Api Francesco Rutelli. E pensare che si tratta di circa 4 o 5 mensilità dei pensionati al minimo e, per una sola notte di vacanza: quanto spreco! E, cosa ancor più grave, ciò accade mentre c’è un’Italia che piange miseria, che non ha fatto grosse spese natalizie, che non ha partecipato ai banali ma, divertenti veglioni. E qualcuno ha perfino rinunciato alla gioia dei regalini, avvilendo ancora di più il mercato, il commercio. Un’Italia preoccupata, che aspetta i saldi per gli acquisti di abbigliamento, scarpe ... Insomma, niente di elettrizzante, solo l'indispensabile. E a noi, l’Illustrissimo Signor Presidente Mario Monti, sia pure nella giusta convinzione, continua a chiedere: Sacrifici, Sobrietà e Parsimonia! Forse questi discorsi se li dovrebbero ripetere all’interno della Camera o delle loro più prestigiose camere da letto. E anche se ho sempre ritenuto che non si debba mai guardare nelle tasche altrui, come principio di educazione e, anche per vivere più felici, è pur vero che questo è, o, dovrebbe essere, un principio di reciprocità. Nessuno, infatti, dovrebbe mai permettersi di chiederci di regolare la nostra vita, o come spendere il nostro sudato denaro, ritenendo ognuno responsabile delle proprie azioni. Altra grave lacuna, anche da parte dei media più attenti, è stata la mancanza di una più pronunciata denuncia, soprattutto durante queste particolari vacanze di Natale. Si sarebbero dovute accostare, alle lunghe code per un pasto caldo e alle mense improvvisate da caritatevoli missionari, le tavolate dei cosiddetti Vip, con tutti gli sprechi e i lussi del caso; le abbronzature dei calciatori e compagne; e i vari “restyling”. E denunciare le lussuosissime camere dai costi proibitivi per notte, costi che permetterebbero ad una famiglia media e in difficoltà, di risolvere e pagare le spese - in termini di bollette di energia elettrica, telefono, gas, e anche di benzina e assicurazione - per almeno due-tre trimestri. Vergogna, Indignazione! Sono le parole sempre più usate e quasi inflazionate, che nemmeno li sfiorano più. E tutto questo a fronte di nuove e vecchie - magari con nomi rimodernati per l’occasione - annunciate tasse, e sempre più tagli dove invece dovrebbero esserci utili incrementi: come la sanità, la scuola e il sociale! É ora di dire basta, e in modo concreto, dobbiamo impedire che ci neghino di vivere, di procreare, di fare progetti normali come la prospettiva di un lavoro post laurea o, più in generale, dopo la fine di un percorso di studi. Insomma un lavoro che restituisca la dignità agli uomini. O, la possibilità di progettare l’acquisto di una casa, per una giovane coppia che inizia un percorso di vita (molte coppie “scoppiano” anche per difficoltà economiche). O, curarsi per una sopraggiunta malattia: avendo la certezza di essere ben assistiti. E questo a prescindere dai casi di malasanità, che non dovrebbero mai esistere, o dalla scortesia di certi operatori sanitari, che ci farebbero una grazia se si levassero spontaneamente di torno. Ormai occorre stare molto attenti, la tensione è alle stelle, e la gente è satura e stanca, e pronta a reagire. E qualche scintilla è in agguato. Molte famiglie sono già afflitte dai debiti contratti, come pesanti mutui e da quelli che contrarranno per sbarcare il lunario. Manca l’entusiasmo, la normale progettualità che dà gioia e sano impulso e scopo alla vita. E ai richiami di italianità, di forza e di ingegno, rispondo che mi viene da ridere, una grassa risata per la solita sviolinata all’italiana, tanto per zittirci un po’ e farci sentire eroi. É finita l’era degli eroi, perché chi si alza al mattino e va a lavorare è già - oggi - un eroe, un soldato in trincea. Eroe di ogni giorno, eroe per caso e del quotidiano, delle lotte con le varie "inutili" sigle: Irpef, Iva, Imu … E non ce la fa più! Ma ormai nessuno è più credulone, o disposto a rabbonirsi facilmente se non vede azioni concrete anche dall'altra parte, da chi ci dovrebbe dare l'esempio, e deve lottare quanto e più di noi e, per l'incarico conferito e, per lo stesso amor di Patria!Signor Presidente, per favore, ci racconti un’altra storia, e senza prediche! Se guardiamo dentro noi stessi, in questo momento leggiamo solo disperazione. E, dunque, ci racconti e documenti che ha, invece, rimproverato i famosi Onorevoli Vip, che li ha invitati alla sobrietà, e non noi che proprio non ne abbiamo bisogno: siamo già abbastanza sobri. E magari lo faccia con un’interpellanza parlamentare, o con un decreto "Vieta Vacanze, salva Italia". Non sarebbe male, e forse ci convincerebbe a essere più collaborativi. Ma la coercizione no, proprio no, non siamo in dittatura! Mi viene un’idea, chissà che Lei, Signor Presidente, non possa accoglierla."Le vostre vacanze e tutti gli sprechi regalateli ai poveri". Non male come slogan: non trova? Sarebbe più giusto e anche più serio nei confronti di chi ogni giorno si deve inventare la vita, escogitare cosa raccontare ai figli perché non può affrontare le più elementari indispensabili spese; per chi non può pagare il proseguo agli studi; per chi si isola in tristezza, in malattia, perchè si sente un uomo inutile, un fallito. No, cari amici, non siamo falliti, nessuno lo è! Siamo vittime di un sistema che deve finire. Basta!
E voi, Signori Onorevoli, prendete stipendi normali, e fate le vacanze ai “Bagni Italia” nelle capanne di un metro quadro, o sdraiati sulla sabbia con il vicino che ascolta la musica ad alto volume, ed il bambino che tira la sabbia e costruisce i suoi “provvisori castelli”… O sotto gli ombrelloni delle spiagge libere, ai margini dei bagnasciuga, accanto a chi vi ha dato la sua fiducia! Di questi tempi è anche troppo: sobrietà, sobrietà!
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