La politica ha il suo gran fascino, è evidente. Si presenta come una bella donna che non teme rivali; ritorna con le stesse facce, magari nuove di trucco, e con gli stessi famelici occhi e gli stessi indifferenti sguardi. Si profilano, dunque, ancora scempi legalizzati di vecchi scenari appena ripuliti giusto per l’occasione: e il peggio è che saremo noi a legalizzarli, proprio noi, che, a parole, ma solo a parole, disdegniamo questi giochi di potere. Entreranno in ballo i soliti personaggi con i medesimi ricatti e i ripetuti meccanismi e giochi di potere di chi dispone delle altrui vite (dal lavoro ai finanziamenti pubblici); e cavalca posizioni decisamente privilegiate e prestigiose. Mi riferisco al Governo centrale e ai candidati della regione Sicilia, per le prossime elezioni regionali, e dello stesso Governatore. E’ indubbio che ai più viene perfino il voltastomaco alla sola lettura di alcuni nomi (proprio stamattina ho letto il nome di un candidato che mi ha provocato la nausea). E, nonostante la vigile consapevolezza che ci accomuna, ho sentore che possano - abilmente - risalire la china, rinsaldando antiche trame e risolvendo vecchie situazioni in attesa di giudizio.
Il caso Gesip, per gli aspiranti politici alla regione Sicilia, pare essere l’occasione giusta, proprio servita su un piatto d’argento, a chi di politica se ne intende. Sono ormai noti gli imminenti cambiamenti organizzativi legati alla liquidazione dell’azienda e, prossimamente, ci sarà un confronto col Governo nazionale legato allo sviluppo di Palermo. Da questo tavolo scaturiranno già nelle prossime settimane le proposte che saranno discusse con i sindacati, le parti sociali ed il Governo centrale. Penso, con dolore, all’attesa di queste migliaia di famiglie che sarebbero disposte a votare e osannare chiunque risolva la loro posizione lavorativa, il loro futuro e il loro destino. E sinceramente non mi sento di biasimarle, probabilmente agirei alla stessa maniera, superando lo stesso amor patrio. Ed ecco che sentiremo, ne sono certissima, vecchi/nuovi nomi, riciclati e rimpastasti, che torneranno splendenti sulla ribalta della scena politica. Diciamoci allora la verità, questa società è affetta da molteplici mali: in primis dall’ingordigia senza resa e da assurdi meccanismi consolidati che coinvolgono strutture e posizioni sociali così intrecciate da superare quella che un tempo era definita dignità; da valicare perfino l’orgoglio e l’amor proprio; da oltrepassare la stessa gogna di essere cacciati e vilipesi.
Ma vediamo di esaminare la situazione attuale. Quanto prima avremo "convinta coscienza” che solo una politica di continuità, che ben conosce i meccanismi con il governo attuale, ci condurrà fuori dalla crisi. Come già espresso si sono palesati vivi segnali di “proposte indecenti”, che fanno pensare ad una campagna elettorale incentrata sull’affidabilità, autorevolezza e spendibilità della classe dirigente italiana di fronte al mondo, alla Ue, alla Merkel, allo stramaledetto spread, al debito pubblico e chi più ne ha più ne metta. Attenzione: niente di più falso! Dobbiamo tener ben presente che i protagonisti di questa appassionante vicenda e presunta “maggioranza affidabile” sono gran parte di quei litigiosi (a tal proposito proprio “entusiasmante” l’ultimo show di Beppe Grillo a colpi di "fascista" e "destro"… ) liberisti, socialdemocratici, socialisti, statalisti clientelari, ex banchieri, ex comunisti, ex fascisti, ex democristiani etc. che hanno contribuito a creare i duemila miliardi di debito pubblico; a causa dei quali oggi siamo in ginocchio dinanzi al mondo intero e, sotto l’aspetto economico e, come immagine. In altre parole, avremo certamente lo show dei riciclati che si riproporranno – con una gran faccia tosta e l’appoggio dei fedeli faccendieri e dei media (che purtroppo già vedo), puntando sul bisogno e sulla scarsa memoria collettiva. Stando così le cose, questa specie di "armata Brancaleone" avrà gioco facile a presentarsi e sembrerà - colmo dei colmi - una coalizione affidabile e competente, la migliore sul mercato! Ma occorrerà tener ben presente che l’unico intento, in cui sono riusciti finora, è la conquista della famigerata poltrona, non certo il futuro e il benessere del Paese. E basta! Basta. Mi chiedo se esista e dove si trovi un vero Leader, onesto, preparato e credibile che possa prendere in mano le redini della gravissima situazione politica ed economica, riportando anzitutto il popolo ad un credo ed ottimismo sociale e successivamente a quello politico. Attualmente stanno nascendo alcuni gruppi indipendentisti per la Sicilia, che avrebbe sulla carta un suo Statuto Speciale che la renderebbe autonoma, ma nessuno sembra interessato a porvi seria attenzione. Perché? Almeno cerchiamo di capire chi sono queste persone e quali sarebbero le loro proposte per la nostra amata e oltraggiata terra: la vogliamo salvare questa Sicilia o no? Auspichiamo al diverso, al nobile, al puro, all'utopia, ma alla fine non li prendiamo neanche in considerazione, preferiamo rivolgere lo sguardo allo stesso “riscaldato minestrone"... di potere. Ma vogliamo prendere atto che il “minestrone riscaldato” non ha più nessuna efficacia se non ai propri scopi, che, se tali rimarranno, non mi vedranno scomodare dalla mia poltrona di lavoro e consumare nemmeno un euro, anzi due per la precisione, del mio preziosissimo carburante. E non mi importa proprio nulla dei sostenitori del voto ad ogni costo e delle loro discutibili teorie. Che vadano a quel paese pure loro! E non lamentiamoci più se seguiteremo a pagare la benzina a più di due euro al litro, e altre infinite cose che nemmeno voglio più citare per sopravvenuto sfinimento. Sembra già un destino segnato, quello di proseguire sulla strada della sopravvivenza e del “finché dura”. Ma il moribondo Stato italiano è già destinato a finire i suoi giorni, se le cose non cambieranno. E chissà che non sia perfino un bene, come ho già scritto in un altro ironico articolo, diventare coloni di qualcuno. Siamo già al capolinea, gentili Signori, ecco la verità. Manca il lavoro, mancano le risorse e le aziende sono al collasso. E la famiglia? La famiglia, nucleo naturale e fondamentale della società, sta cambiando la sua primaria fisionomia adeguandosi al malessere sociale che ne impedisce la nascita e lo sviluppo. Tuttavia credo nella lotta, nella pervicacia, nel volere è potere. Sovrani statalisti e statisti, a voi dunque la difficile palla: datevi da fare! E a noi, popolo attivo di spettatori, la più ponderata e intelligente scelta.
© Palermomania.it - Il portale di Palermo a 360°
Lascia un tuo commento
Questo articolo ha ricevuto
Ultim'ora by Adnkronos
Malena a Verissimo, addio al mondo hard: "Ho sofferto tanto, ora basta"
Pubblicata il 18-01-2025 alle ore 19:09
TikTok, Trump congela divieto negli Usa per 3 mesi
Pubblicata il 18-01-2025 alle ore 19:04
Prodi: "Pd leader opposizione, tra 2 anni prepariamoci a vincere"
Pubblicata il 18-01-2025 alle ore 18:32
Memo Remigi a Verissimo, sul caso Morlacchi: "Una condanna esagerata"
Pubblicata il 18-01-2025 alle ore 18:28
Trentini l'ultimo caso, nel mondo oltre 2.000 italiani detenuti
Pubblicata il 18-01-2025 alle ore 18:25
Approfondimenti
Opinioni a confronto
Articoli più letti