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Siria, orrore senza fine

di Marina De Luca

| Pubblicata il: 15/10/2016 - 01:02:07

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Perché uccidiamo persone che stanno uccidendo persone per dimostrare che uccidere è sbagliato?
(Holly Near)

Foto, filmati, Tg shock, e scenari di sangue e orrore che impressionano il mondo e portano all’attenzione mediatica l’emergenza rifugiati: indimenticabile la storia di Aylan Kurdi, il piccolo siriano morto sulle coste della Turchia mentre tentava di arrivare in Europa assieme alla famiglia proprio per fuggire da una guerra senza senso, concretizzatasi in uno struggente scatto. Tutto questo perché in Siria è in atto una delle campagne belliche più spietate e mai viste di crimini umani di tutta la storia mondiale.
Su Aleppo stanno piovendo bombe, forse anche nell’indifferenza dei Grandi della Terra, individui che professano di fare politica per il bene comune delle loro nazioni, insomma una guerra che pare assurgere un significato più ampio e che si rivela possibile non perché più uomini sono in disaccordo, ma perché più uomini sono d'accordo. In realtà sono azioni criminali per mera bramosia di potere, che vedono protagonisti Capi di governo di nazioni cosiddette evolute come USA, Russia, Francia e Gran Bretagna, fino ad arrivare ai gruppi armati islamisti e musulmani sciiti e sunniti nonché ribelli siriani, Daesh in primis. Intanto, è storia di questi ultimi giorni, i guerriglieri in Siria continuano a bombardare la zona Ovest di Aleppo, facendo decine di morti e centinaia di feriti ogni giorno. Stanno distruggendo senza pietà nè ragione ospedali e scuole, utilizzando perfino armi chimiche e bombe incendiarie sulle civili abitazioni. I terroristi bloccano i rifornimenti di aiuti umanitari per i civili, e i corridoi umanitari per l'evacuazione dei civili sono stati minati. La disperazione dilaga, è sui quei volti imbrattati di sangue e occhi ricchi di pianto che osserviamo nei telegiornali. Ecco perché si cerca una qualunque via di fuga, ecco perché la foto del piccolo Aylan è, e resterà, il simbolo dell’orrore di una guerra di potere contro inermi vittime di un paese chiamato Siria. Tutto questo è intollerabile, non si può più restare ancora insensibili e indifferenti.