Aver appreso la nomina di un assessore leghista ai Beni Culturali è un vero agguato all'Identità Siciliana e sta suscitando una giusta ondata di rabbia in Sicilia, condivisa da una gran parte di Siciliani. Una scelta infelice della giunta Musumeci che serve a fortificare il Governatore, compiuta con grande soddisfazione, che certo non ci fa onore. Forse Musumeci avrebbe dovuto considerare che esiste anche il popolo siciliano che merita rispetto, identità culturale, ricompensa morale! Un Popolo che da sempre è stato umiliato proprio dal partito che propone, che ne ha fatto becera propaganda politica e di favore per conquistare il cuore di una “Padania” che, con Bossi, intendeva perfino chiudere i propri confini. Infatti, non si spiega oggi l’apertura leghista verso questo meridione se non per questioni di voti e poltrone. Non basta omettere “nord” al nome del partito per esternare un cambiamento che di fatto non c’è, e lo vediamo ogni giorno con la nuova propaganda rivolta comunque sempre verso altri oppressi, gli extracomunitari. Non ci possono fare niente, sono del tutto chiusi nelle loro verità e intrisi di odio antimeridionalista, divulgato come legge divina, neanche fosse il Vangelo! Perché la loro è una formazione ottusa, bigotta, che non intende aperture, men che meno sentimentalismi. E si intende puntualizzare che questa riflessione non attiene a scelte politiche di destra o sinistra o ad interessi di partito. Mi dico da quando ho appreso la notizia che è veramente surreale mettere a capo dei nostri tesori, delle nostre bellezze, della nostra arte, delle nostre dominazioni, della nostra Storia un uomo di Salvini. E’ indubbio che abbiamo ancora nel cuore il ricordo del compianto prof. Sebastiano Tusa, archeologo politico e accademico italiano. Un uomo di un certo spessore umano e culturale che non sarà semplice sostituire, che aveva già degli importanti progetti per la nostra luminosa terra che, auspichiamo, non restino incompiuti. Da ciò si deduce, e ci si chiede, come si possa affidare un assessorato fondamentale per l’identità siciliana, quello ai “Beni Culturali”, alla coalizione leghista, che nelle ultime settimane ha perfino pagato la pessima gestione dell’emergenza Coronavirus nella Regione Lombardia, condotta dal leghista Fontana. Cosa ne sanno al nord del nostro amato sud, delle nostre ricchezze, delle nostre dominazioni, dei nostri monumenti, degli stucchi, delle strade, dei colori, della luce e dei profumi che emana la Sicilia, del nostro mare, del nostro grande cuore… E perfino della nostra complessa lingua. Cosa ne sanno? Infatti, mi auguro che chi avrà l’onore di avere questa "monumentale poltrona" almeno studi la storia della nostra Sicilia. Sono inoltre cosciente, come ogni buona siciliana che ama visceralmente la propria terra, di esserne molto gelosa. Gelosa di mani estranee, di pensieri differenti per cultura, di decisioni distanti da noi. Quando penso alla mia identità, so di essere marginalmente italiana, solo nel complesso quando si tocca l’amore di patria: in realtà il mio DNA è l’insieme di tutte quelle emozioni-dominazioni che hanno creato la Sicilia. Ecco questa è la sintesi di un Siciliano e della sua magica Isola. I Siciliani hanno ferrei valori ma sono esseri passionali e profondamente liberi. E, dunque, non possono e non hanno voglia di perdonare un passato saturo di odio e disprezzo di cui sono stati oggetto da sempre. Non desiderano gettare nell’oblio quella bandiera padana che, sin dai tempi di Umberto Bossi, leader dispensatore di avversione, ci arginava. E ci si chiede in che modo la Lega possa contribuire a risollevare le sorti dell’Isola. Sarebbe bello poter dire che abbiamo sbagliato tutti, che questo è il riscatto che vuole l’Italia unita, che la vedrà finalmente unita. Ma ci credete? Intravedete crescita, progettualità in favore del nostro vituperato sud? Ne è sicuro Musumeci, forte del suo rinnovato centro destra al gran completo, e lo ha confermato proprio oggi, all'apice dei dissensi, in un Tweet gioioso. Ma questa scelta, se non altro dal punto di vista morale, resterà per sempre un infelice ricordo del percorso politico di Musumeci, un onta per tutti i siciliani ricchi di dignità, anche se spero immensamente di essere contraddetta, almeno nei fatti. Perché prima di me la mia amata TERRA.
Fonte: https://www.palermomania.it
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