Di Joseph Kesserling
Con ANNA MARIA GUARNIERI e GIULIA LAZZARINI
Traduzione di Masolino d’Amico
Martha Brewster: Anna Maria Guerrieri
Abby Brewster: Giulia Lazzarini
Giula Stone: Maria Alberta Navello
Teddy Brewster: Mimmo Mignemi
Mortimer Brewster: Paolo Romano
Jonathan Brewster: Luigi Tabita
Dottor Einstein: Tarcisio Branca
Reverendo Stone e Signor Spooner: Bruno Crucitti
Sig. Johnson- Tenente Rooney: Francesco Guzzo
Agente Mullihgan: Daniele Biagini
Agente Brophy: Lorenzo Venturini
Regia Geppy Gleijeses
liberamente ispirata alla regia di Mario Monicelli
Scene di Franco Velchi
Musiche Matteo d’Amico
Artigiano della luce Luigi Ascione
Produzione Gitiesse Artisti Riuniti
La scena è quella classica con le due porte laterali, la scala centrale che porta alle camere del piano superiore ed al centro il tavolino, dove le due amabili signore accolgono i ‘loro signori’, ovvero gli inquilini ai quali affittano le camere.
Sul tavolino, oltre ai bicchieri di cristallo, talvolta compare una bottiglia di rosolio, la quale, insieme alle due deliziose signorine Brewster diviene protagonista, anzi ‘la protagonista’: si tratta infatti della bottiglia di rosolio, con cura amalgamato con veleni, che le signorine servono appunto ai ‘loro signori’ quando li vogliono aiutare a lasciare questo mondo con il sorriso sulle labbra. I cadaveri, ormai tredici, vengono seppelliti dal folle nipote Teddy nel canale di Panama, ovvero nella cantina dell’abitazione. Un susseguirsi di situazioni esilaranti trasformano il noir in un quadretto quasi ‘per bene’.
La Compagnia teatrale è veramente abile nella recitazione, utilizzando tutte le tecniche possibili per divertire il pubblico che infatti si diverte. I personaggi sono tutti ben definiti e senza nulla di caricaturale riescono ad immergere lo spettatore in una situazione quasi reale. Ovviamente non mancano alcune gags, sempre nel totale buon gusto e senza esagerazioni, che rendono lo spettacolo decisamente gradevole e le due ore ed un quarto filate e senza intervallo, scorrono sul filo del divertimento.
Sinceramente ogni interprete meriterebbe una nota di plauso ed una descrizione dell’interpretazione dei vari personaggi, ma la presenza in scena di due pilastri del teatro italiano, inevitabilmente catturano i consensi, anche in relazione alla loro età ed all’immutabile se non migliorata capacità interpretativa. Si sta parlando di Giulia Lazzarini e Anna Maria Guarnieri rispettivamente nei ruoli di Abby e Martha.
Il tempo per loro, artisticamente parlando, non pare trascorso e con vitalità inaspettata utilizzano la camminata, l’apertura delle porte con un colpo di sedere, i maliziosi sorrisini d’intesa, l’assoluta freschezza interpretativa che portano ad assistere ad una rappresentazione ‘reale’, tanto sono credibili e convincenti.
La regia di Geppy Gleijeses è ispirata alla prima di Mario Monicelli, che quelli della mia età ricordavano perfettamente.
Un plauso!
Renzo Bellardone
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