LA VEDOVA INGEGNOSA
Intermezzi per musica di Tommaso Marini
Musica di Giuseppe Selliti
Prima esecuzione dell’edizione critica di Marilena Laterza
Drusilla, vedova Manuela Ranno
Strabone, medico Alessandro Ravasio
Volpino, paggio che non parla Federico Gagliardi
Sergio, prattico che non parla Simone Ori
Azione scenica Sebastiano Romano
Direttore al cembalo Claudio Astronio
Master Class in residenza ‘La Napoli di Pergolesi’ in collaborazione con Centro Studi Pergolesi, Università degli Studi di Milano.
Docenti : Gemma Bertagnolli e Caludio Astronio.
Un incontro che è….una scoperta! Ebbene si, incontrare questi intermezzi del 700 napoletano è sempre una scoperta, anzi una piacevole scoperta !
La scena è stata allestita all’aperto sul sagrato laterale della Chiesa. Un palco, qualche sedia, 2 leggi rovesciati a terra e teli bianchi. Entrato il paggio, ha assolto ai suoi compiti: riassettare ed allestire la scena.
Drusilla, vedova scaltra ed ingegnosa, ha puntato gli occhi su Strabone, medico sprovveduto, ma ricco e questa qualità è bastante a renderlo attraente agli occhi della vedovella diremmo …consolabile!
Manuela Ranno nelle vesti di Drusilla ha calcato il palcoscenico con grinta e sicurezza interpretativa: la voce è risultata certamente bella e poderosa negli acuti, quanto chiara nei recitativi. Ranno ha affrontato il personaggio con movenze da conclamata attrice ed estrema naturalezza infondendo assoluta credibilità al personaggio. Molto apprezzata dal pubblico.
Alessandro Ravasio – Strabone - vanta un bel timbro scuro dai riflessi ambrati che ha saputo arrotondare opportunamente per rendere il giusto tono umoristicamente scanzonato. Con fraseggio molto chiaro ha arricchito i recitativi, risultati gradevolissimi. Ironico e sarcastico: “vi darò una purghetta blanda blanda che se non muore, guarisce”.
Tra ventagli, sospiri, travestimenti e mancamenti, al fin della questione, Drusilla la vince sulle resistenze di Strabone ed in un abbraccio finale con ammiccamento al pubblico, la storia finisce bene.
La direzione affidata a Claudio Astronio, anche al cembalo, ha riflesso la consolidata esperienza che ne fa uno dei più apprezzati clavicembalisti contemporanei; la messa in scena di Sebastiano Romano ha presentato tutti gli elementi necessari per una semiscenica e seppur realizzata al risparmio ha potuto vantare leggerezza e piacevolezza anche grazie al sapiente uso degli elementi e delle luci. La preparatrice vocale e scenica degli interpreti è stata Gemma Bertagnolli, il cui nome è da solo presentazione della grande cantante e docente conosciuta ed applaudita in tutto il mondo.
Note simpatiche il paggio di Federico Gagliardi ed il prattico Simone Ori che nelle note di sala viene indicato come non parlante’, ma che invece, pur continuando all’organo, parla e ravviva allegramente.
Speriamo che la musica vinca sempre.
Renzo Bellardone
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