Melodramma in un atto
Libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci dall’omonimo dramma di Giovanni Verga
Musica di Pietro Mascagni
Personaggi e interpreti
Santuzza, una giovane contadina (mezzosoprano): Sonia Ganassi
Turiddu, un giovane contadino (tenore): Marco Berti
Alfio, un carrettiere (baritono): Gëzim Myshketa
Lucia, madre di Turiddu (mezzosoprano): Michela Bregantin
Lola, moglie di Alfio (mezzosoprano): Clarissa Leonardi
Direttore d’orchestra: Andrea Battistoni
Regia: Gabriele Lavia
Scene e costumi: Paolo Ventura
Luci: Andrea Anfossi
Movimenti coreografici e assistente alla regia: Anna Maria Bruzzese
Assistente ai costumi: Valeria Forconi
Maestro del coro: Andrea Secchi
Orchestra e Coro del Teatro Regio
Nuovo allestimento Teatro Regio
Classica regia di Gabriele Lavia con i tipici elementi della processione con statue di santi; innovativa invece l’ambientazione in terra siciliana coperta da lava, ora incandescente ora sedimentata; interessante i soli gradini sovrastati da lava a simboleggiare l’ingresso in chiesa. Mi soffermerei immediatamente sulla entusiasta direzione di Andrea Battistoni grandemente cresciuto in sensibilità e coinvolgimento con uno scavo interessante: maestosamente impetuoso e sensibilmente dolce, con compiutezza direzionale segna i vari tratti della narrazione verista che con il capolavoro di Mascagni raggiunge vette di bellezza suprema, direi celestiale. Con parole molto semplici posso dire che Cavalleria è proprio una bella opera che arriva fino alle corde più intime scatenando incontenibile emozione.
Marco Berti è il tenore che con veemenza interpreta Turiddu, rivale di Compare Alfio interpretato da Gëzim Myshketa alla quarta rappresentazione continuativa: ciò nonostante riesce a tradurre con buon livello vocale le intenzioni della scrittura. Michela Bregantin è appropriata mamma Lucia …Voi lo sapete, o mamma… che rende con tutto il sentimento materno possibile e con la sofferenza della madre che deve ammettere gli errori del figlio pur tuttavia amato. Clarissa Leonardi seppure nel breve ruolo di Lola è da ritenere interessante sia attorialmente che vocalmente. La star indubbia è Sonia Ganassi, l’affermato mezzosoprano che interpreta Santuzza. Mascagni in Cavalleria è raffinato affrescatore e delicato poeta musicale e Ganassi sa cogliere tutta la drammaticità del ruolo “ah l’amai…” che rende fino ad emozionare inevitabilmente: accorata e sofferente affronta gli acuti con sicurezza ed ancor più sa modulare la voce per imprimere passionalità e dolore.
In Cavalleria il Coro è ruolo determinante ed il Coro del Regio con la direzione di Andrea Secchi è stellare e prepotentemente ai massimi livelli: gli artisti del coro riescono a creare atmosfere di totale coinvolgimento partecipativo ed emotivo, strappando applausi ad ogni intervento. Oserei dire che il Coro del Regio si supera ad ogni produzione aumentando l’unione del grande respiro che congiunge tutti gli elementi musicali della partitura. A creare immaginifiche sensazioni , la luna che sparisce all’inizio d’opera per riapparire al tragico urlo …Hanno ammazzato compare Turiddu !
Agendo inesorabilmente sui sentimenti, La Musica vince sempre.
Renzo Bellardone
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