I Solisti Aquilani con Daniele Orlando, Capone & BungtBangt
Il Maggiore Verbania -28 agosto 2021
Venezia 1700 – Napoli 2000
A. VIVALDI, Le Quattro stagioni
Dalle note dello Stresa Festival: I primi quattro concerti de Il Cimento dell’Armonia e dell’Inventione op. 8 di Antonio Vivaldi sono noti come le Quattro Stagioni e la loro notorietà li ha resi tra i più frequentati dell’intero repertorio classico di tutti i tempi. L’impostazione comune di questi celebri lavori vede dialogare il violino solista con l’ensemble di archi e il basso continuo, e rappresenta il classico concerto a programma, dove la parte descrittiva risulta sia dalla scrittura musicale che dai sonetti che accompagnano ognuno dei tre tempi di ogni concerto. Questa sera il Festival propone una doppia esecuzione delle Quattro Stagioni, ponendo a confronto la versione vivaldiana del 1725, affidata a I Solisti Aquilani diretti dal violino di spalla Daniele Orlando, con quella del gruppo Capone & BungtBangt, una «band nata dalla nobile idea del riciclo creativo, accompagnata da un amore viscerale per la musica e la natura» e che si esibisce con strumenti auto costruiti con materiali di riciclo. Un affascinante e spumeggiante dialogo tra la Venezia del Settecento e la Napoli del XXI secolo!
Recensione emozionale: Esordisce Mario Brunello, direttore artistico del Festival, spiegando cosa succederà sul palco del Maggiore a Verbania: succederà che si sentiranno le celebri Quattro stagioni di Vivaldi eseguite con un respiro diverso e che saranno accostate, stagione per stagione, dalla contemporaneità in tutti i sensi!
La rivisitazione delle quattro stagioni vivaldiane tende ad una lettura contemporanea in riferimento sia ai sonetti che all’ispirazione musicale; ai tempi di Vivaldi si elogiava la natura, il profumo dei fiori e se ne contemplava la bellezza. La realtà di oggi è ben diversa da 300 anni fa! Siamo contornati da un mondo da proteggere e salvare, quindi l’esecuzione musicale richiede una lettura più consapevole ed i Solisti Aquilani egregiamente fanno questo.
In buona sostanza il concerto può essere definito Green, Eco, anche perché oltre al taglio interpretativo delle stagioni di Vivaldi, gli stessi periodi climatici vengono riproposti da Capone & BungtBangt con strumenti ricreati con il recupero ed il riciclo: piatti, bastoni, scopa che diviene elettrica, bidoni di plastica, da cui in fantasmagorica performance vengono tratte sonorità nuove, che accompagnate dal canto si immergono nel moderno assoluto in un campo dove il rock incontra il rap. Solo per esemplificazione Capone spiega che per simboleggiare l’estate si suonerà una piccola arpa ricavata dalla scatola del gelato !!!!
Unico piccolo neo sono gli interventi di parola troppo dilungati e l’eccessiva preponderanza della Band sui Solisti Aquilani! In ogni caso si può dire che:
La Musica vince sempre.
Renzo Bellardone
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