Un’altra cantautrice dell’ultima generazione che sta riscuotendo larghi consensi di pubblico e critica è NINA ZILLI.
Maria Chiara Fraschetta il suo vero nome, nasce a Piacenza il 2 febbraio 1980. E’ cresciuta a Gossolengo, un paesino della Val Trebbia che, però, ha lasciato presto per l’Irlanda, gli Stati Uniti, dovunque la spingevano i sogni e le fantasie.
Come mettere tutto questo in musica? E’ un po’ che ci prova, da quando ha deciso di accantonare i sogni dei 15 anni e di impegnarsi sul serio. Ha studiato da soprano (“ma preferivo di gran lunga il rock”), ha diviso il tempo fra l’università e piccoli gruppi live, ha fatto la vee jay, è entrata e uscita da una porticina laterale della discografia con un 45 giri che ha rimosso (“non ne ho neanche una copia d’archivio, giuro che l’ho rotto”). Nel 2001 ha fondato un complesso, Chiara & Gliscuri, con cui è riuscita a mettere a fuoco qualcosa della sua personalità: un inno alla musica rocksteady, una lettura del mondo attingendo dai repertori più diversi, da Madonna ai Metallica, dalla Giamaica vera a una di fantasia, partendo magari dall’Australia degli AC/DC. Da quell’esperienza è nata la collaborazione con i Franziska, con cui gira l’Europa cantando reggae in inglese e patois. Ma è solo una parte del suo mondo. Nina ha tempo e voglie anche per scrivere canzoni, tanto, di tutto, e per proporsi come solista.
Nina Zilli fa irruzione nel panorama italiano della musica “che conta”, passando dal palco dell'Ariston nel 2010. Il suo brano, “L'Uomo che Amava le Donne” (disco di platino nel 2011) riceve il Premio della Critica 'Mia Martini' e 'Premio della Sala Stampa Radio e Tv' nella categoria Nuova Generazione, il riconoscimento, sulla base delle segnalazioni degli associati, le è stato assegnato per essersi distinta tra gli altri per la sua performance che ha evidenziato una spiccata vocazione all’esibizione live, con un’ottima padronanza del palco, ed una forte predisposizione al contatto con il pubblico, caratteristiche indispensabili per trasformare la musica dal vivo in emozione. Ma Nina, regala ancora all'Italia una perla che mancava da tantissimo tempo: una voce magnetica, e un tornado vocale e sonoro che vien fuori dalla passione di Nina per il soul, la Motown, l'R&B, il pop-rock anni '60 e '70 con Mina e Celentano e condito di carica giamaicana. Questa la ricetta del primo album, “SEMPRE LONTANO”, decretato disco d’oro a conferma del successo di vendite dell’album e del singolo sanremese, con cui la Zilli fa il tutto esaurito ovunque vada, sospinta anche dal singolo “50mila” che, in duetto con Giuliano Palma, è stato scelto da Ferzan Ozpetek per la colonna sonora del film “Mine Vaganti”.
Lo stesso anno partecipa all’annuale Concerto del Primo Maggio in piazza San Giovanni a Roma e partecipa anche ai Wind Music Awards all’Arena di Verona dove viene premiata come “New Artist”. A novembre esce il suo nuovo singolo Bacio d’a(d)dio il primo estratto da SEMPRE LONTANO SPECIAL EDITION, la nuova release del primo album. La nuova versione del disco conterrà un DVD con l’intero concerto tenuto al Blue Note di Milano.
Al 61° Festival di Sanremo, in qualità di ospite, duetta con i La Crus nel brano “Io confesso”. Durante la conferenza stampa mattutina, il suo disco “Sempre lontano” viene premiato Disco di Platino. Sempre nel febbraio 2011 la cantante riceve due nomination ai TRL Awards 2011 nelle categorie Best Look e Italians Do It Better, e proprio lei, insieme a Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli, ha presentato la cerimonia tenutasi a Firenze il 20 aprile 2011. Dal 6 maggio fino al 22 luglio 2011 conduce ogni venerdì pomeriggio il programma Stay Soul su Rai Radio Due.
Tornando alle indubbie doti vocali, c’è da dire che oltre l'alta qualità che riesce ad esprimere con la voce, Nina Zilli si diverte un sacco e sente di presentarsi bene, con quell’aria fresca di canzoni di una volta, con i fiati e un sacco di strumenti veri, in una dimensione “vintage” che illustra come si deve il suo paesaggio immaginario. Nina conserva nello charme e nel magnetismo la sua arma migliore, che nei live tira fuori riuscendo ad attirare anche chi la conosce per la prima volta, catturandolo per sempre. E “Per sempre” è anche il titolo del brano dell'attesissimo ritorno, con il quale si è presentata a Sanremo 2012, ottenendo da critica e pubblico il titolo ufficioso di erede di Mina.
Nina Zilli, artista tricolore che porta alto il nome della nostra tradizione musicale grazie ad un piglio retrò che non risulta affatto datato ma che riesce ad essere estremamente accattivante anche ai giorni nostri, e infatti per lei non poteva mancare la conferma dell'apprezzamento anche da parte della critica e della stampa che l'ha scelta per rappresentare l'Italia all'Eurovision Song Contest 2012 (il cosiddetto campionato musicale europeo della musica) che si svolgerà il 22, 24 e il 26 maggio 2012 a Baku, in Azerbaigian. La cantante di esibirà con il brano “L'amore è femmina” (Out of Love). “Ho saputo solo quella sera stessa della designazione e sono stata sorpresa, ma ovviamente anche contenta perché comunque è una grande manifestazione che nasce proprio da Sanremo. Non sapevo bene cosa fosse visto che l’Italia era mancata per tanto tempo, ma avevo seguito alcune cose dell’anno scorso. Come la performance di Raphael Gualazzi che è un’artista che mi piace molto, e qualcos’altro. Poi però ho avuto modo di capire un pò meglio le cose“. Complice un dvd galeotto: “Me l’hanno regalato un gruppo di fans - confessa - e l’ho visto tutto, mi sono resa conto della grandezza dell’evento: c’è un palco mastodontico che normalmente può concedersi solo gente come gli U2 o Madonna, oltre 40 paesi in gara. Confesso che, come del resto succede anche a Sanremo, un pò di paura c’è, ma poi come sempre quando sarò sul palco piano piano un pò scenderà. Poco però…”
Un altro traguardo importante, si aggiunge ai successi di Nina, per il brano “Per sempre” che viene certificato disco d'oro con oltre 15.000 download digitali.
Nina è una donna molto intelligente, autoironica e simpatica, durante qualche intervista si è presa in giro da sola, dicendo che si è laureata in “Stronzologia” sebbene laureata allo IULM, in Relazioni Pubbliche, e ancora, parlando dei paragoni che sono stati fatti tra lei e Amy Winehouse o Mina: "In comune con Mina ho solo tre lettere I N A…” per quanto riguarda Amy, riferendosi al loro amore per le acconciature di quel genere, lei stessa conia l’appellativo di “Le "cofane". “Amy é stata grandissima! Ha puntato il faro su Detroit e Memphis e dobbiamo dirle grazie perché il soul senza di lei non sarebbe esploso. In realtà, però, cantiamo in modo molto diverso anche se i riferimenti sono comuni: Otis Redding e la Motown”.
In contemporanea al Festival, è uscito il suo secondo album “L'AMORE È FEMMINA”. Tra le tracce dell'album è presente il brano “Un'altra estate”, scritto in collaborazione con Carmen Consoli.
Come ho già detto, la black music ha avuto una parte importante nella storia e nella formazione musicale di Nina Zilli, facendone un’artista internazionale prima ancora che italiana: “Scrivo quasi sempre in inglese le mie canzoni – dice - poi le traduco in italiano, o almeno traduco quello che è possibile perché ci sono delle cose che sono intraducibili in italiano e altre che non puoi tradurre in inglese. Ecco anche perché ho scelto di lasciare in italiano la parte del ritornello de “L’amore è femmina”: è un concetto che in inglese sarebbe difficile da rendere, perché la lingua è priva del genere. E volevo che rimanesse la chiave del brano, attorno al quel far girare tutto il resto“.
Nina Zilli non si risparmia sul lavoro: partecipa all'edizione 2012 del Concerto del Primo Maggio di Roma. Inoltre la vediamo affiancare Giorgio Panariello nella conduzione di “Panariello non esiste” su Canale 5. “Sí, in TV con Giorgio Panariello. Sembra strano vero? Eppure lui mi ha chiamata, mi ha raccontato del progetto di fare delle serate modello “Studio Uno” o “Canzonissima” e mi ha detto: “Voglio che tu venga a fare Mina per me”. Dapprima ho capito che dovevo imitare Mina, poi mi ha spiegato meglio il progetto e ho accettato con entusiasmo perché si trattava di affiancarlo, esattamente come faceva Mina con Walter Chiari, con Celentano o altri artisti di quegli anni”.
Scavando per bene, si scopre che nel cassetto della Zilli c’è un sogno nemmeno troppo nascosto: “Mi piacerebbe riuscire a rilasciare una versione internazionale dell’album – conclude – ma questo dipenderà molto da come andranno le cose all’Eurovision Song Contest, dal riscontro che avremo, ne parleremo con la mia casa discografica. Certo, per me sarebbe una grande soddisfazione poter portare la mia musica in tutta Europa anche attraverso le mie produzioni. Chissà che non ci riesca, incrocio le dita”.
Umile, con la testa sulle spalle, sorridente e disponibile nelle innumerevoli firme sui cd degli ammiratori. Sì, è vero, sta facendo il suo lavoro, ma essere simpatiche, carine, dolci, sorridenti e saper anche cantare... non sono doti di tutti.
Subito dopo l’Eurovision Song Contest 2012 la giovane cantautrice parte con il suo “L’Amore è femmina tour” estivo, e la vedremo protagonista sul palco dell’Orion Red Stage il 16 luglio, nella prestigiosa cornice del Postepay Rock in Roma, altre date sono inattesa di essere confermate. I biglietti avranno un costo compreso tra 20 e 30 euro.
E allora, non perdiamo i prossimi appuntamenti con questa grande artista che, sebbene ancora tanto giovane, è riuscita con intelligenza e rispetto, a catturare l’attenzione e l’amore di un vastissimo pubblico, mettendo a frutto le sue competenze musicali con umiltà e la naturale raffinata eleganza che la contraddistingue. Per tanto le auguriamo tutti i successi che sicuramente merita.
Agata De Luca
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