‘COSTRUIRE PONTI’ è il titolo dello Stresa Festival 2016 che come negli ultimi anni arricchisce il suo cartellone con una prima mondiale, ovvero una ‘commissione’ del Festival. Quest’anno è ‘OLTRE LA PORTA’ di Carlo Boccadoro che fa un omaggio a Shakespeare.
STRESA FESTIVAL 2016 – ‘OLTRE LA PORTA’ –Prima mondiale
REGINA PALACE HOTEL 27 AGOSTO 2016
Alda Caiello, Giulia Peri, soprani
Gabriella Sborgi, mezzosoprano
Stresa Festival Ensemble
Carlo Boccadoro, direttore
IGOR STRAVINSKIJ, Three Songs from W. Shakespeare
CARLO BOCCADORO, Oltre la porta
Libretto di Cecilia Ligorio
Prima assoluta – commissione Stresa Festival per i 400 anni dalla morte di W. Shakespeare
Delle Three Songs vale la pena di evidenziare la seconda dove vive ‘la Tempesta’ e la terza che alleggerisce l’atmosfera ( per tutti, meno che per i mariti traditi) raccontando infatti del cucù sia con i suoni che ne simulano il verso, sia per il significato sottinteso circa i mariti traditi. Interessante e vivace la direzione di Boccadoro e del trio flauto, clarinetto, viola su cui si è innesata la calda voce del mezzosoprano Gabriella Sborgi.
Dopo questa introduzione è giunto l’atteso momento di ascoltare in prima assoluta la ‘commissione 2016’ dello Stresa Festival, ovvero ‘Oltre la porta’ con i testi essenziali e modernamente efficaci di Cecilia Ligorio su scrittura musicale di Carlo Boccadoro, noto compositore ed artista ad ampio raggio.
La musica ben ritmata non risulta ostica al primo ascolto, anche se forse necessiterebbe di essere riascoltata per meglio apprezzarne la ricercatezza stilistica e comunicativa e gli entusiasti crescendo degli archi. Le voci sono altresì interessanti: Gabriella Sborgi sfodera il consueto gran temperamento interpretativo “…niente, niente, niente…”; Alda Caiello affascina con la ben conosciuta voce limpida e squillante che irrobustisce il senso drammatico della vicenda; Giulia Peri arriva da metà sala cantando con timbro chiaro e luminoso che illumina gli acuti. Per tutte e tre le interpreti si sono apprezzate sia la cura del fraseggio che l’attenzione alla dizione.
Il Ponte ideale tra la tragedia di Shakespeare ed una storia di triste contemporaneità è rafforzato dai nomi dati dalla Ligorio ai personaggi, in omaggio al grande autore, cogliendoli dal suo “Re Lear” oltre ad evidenti rimandi alla ‘Tempesta’ “…pregavo il mio cuore di diventare insensibile alla tempesta…”
La Musica vince sempre
Renzo Bellardone
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