Perdavide Carone, nato a Roma il 30 giugno 1988, è cresciuto a Palagianello, in provincia di Taranto. Sin da piccolo manifesta predisposizione per la musica: a undici anni compone la sua prima canzone e a dodici tiene il primo concerto al suo paese, con un gruppo locale. A tredici anni, con degli amici, fonda la band Whisky e Cedro e ne diventa chitarrista e corista. Si appassiona anche alla musica popolare entrando poi a far parte dei Terraròss, “suonatori e menestrelli della bassa Murgia”- come loro stessi si definiscono – che portano in tutta Italia la pizzica e la cultura musicale della loro terra, gruppo con cui suona fino al 2009.
Nel frattempo si diploma al Liceo Socio Pedagogico con Indirizzo Musicale, si iscrive al Conservatorio, incomincia a far conoscere le sue composizioni esibendosi a livello locale e, per mantenersi economicamente, lavora come casellante autostradale.
Nel 2009 entra a far parte, come cantautore, della scuola di “Amici”, il Talent Show di Maria De Filippi. Nel corso della nona edizione del programma si mette in luce con le sue composizioni “La ballata dell’ospedale”, “Jenny” e “Superstar” che, ancor prima di entrare nelle compilation legate al programma, diventano dei successi. La classifica finale lo vede al terzo posto e vince inoltre il Premio della Critica assegnato dai giornalisti presenti in trasmissione.
Nel marzo 2010 esce il suo album “UNA CANZONE POP” che contiene dieci brani inediti da lui composti. Il cd, così come il primo singolo “Di notte”, va immediatamente al primo posto della classifica realizzando anche la vendita record, per un album d’esordio, di 60.000 copie in tre giorni. Pierdavide Carone suona le chitarre e cura gli arrangiamenti di gran parte delle canzoni, con la supervisione di Peppe Vessicchio, che ne segue anche la realizzazione. Produttore e arrangiatore di alcuni brani un'altra firma prestigiosa della musica italiana, Celso Valli. L’album viene premiato ai “Wind Music Awards 2010” nella categoria multiplatino.
A luglio prende il via “Un Tour Pop” che, nel corso dell’estate, vede Pierdavide presentare dal vivo le sue canzoni in tutta Italia, accompagnato da una band di sette elementi.
In novembre 2010 esce l’album “DISTRATTAMENTE”, anticipato dal singolo “La prima volta”. Scrive inoltre il brano Ti vorrei, su invito di Maria De Filippi, la quale voleva una nuova sigla per la fase pomeridiana di Amici; il brano diviene quindi la sigla della nuova edizione, quella del 2010-2011. Nel febbraio 2011 il cantante riceve una nomination ai TRL Awards 2011 nella categoria Best Talent Show Artist, senza però vincere. Il 4 marzo viene pubblicato il secondo singolo dall'album: Dammela... la mano.
Il 28 giugno 2011 Sony Music pubblica “Dalla parte di Rino”, un album tributo a Rino Gaetano in cui Carone interpreta “Berta filava”.
Pierdavide continua il suo lavoro di cantautore e compone ancora “Volo a Rio”, singolo di lancio dell’album “RIO”, il disco ispirato ai personaggi e alle ambientazioni dell’omonima pellicola di animazioni pubblicato nel mese di settembre.
Questo giovane artista, romano di nascita ma pugliese d’adozione, di stoffa ne ha tanta e meriterebbe di essere valorizzato al massimo. È l’unico cantante uscito da un talent show, con la parziale eccezione di Marco Mengoni, ad essere anche autore delle sue canzoni. E che Pierdavide sa scrivere molto bene, lo dimostra il fatto che due mostri sacri della musica italiana come Franco Battiato e Lucio Dalla, hanno voluto collaborare con lui: prima Franco Battiato lo ha scelto per aprire i suoi concerti nell’estate del 2011, poi il compianto Lucio Dalla ha voluto non solo produrre il suo nuovo disco, ma anche comporre, cantare e dirigere l’orchestra per “Nanì”, il brano che Carone ha portato all’ultimo Sanremo 2012, classificandosi 5°. Ancora a Sanremo duetta anche con Mads Langer nel brano “Anema E Core".
A partire dal 31 marzo 2012 partecipa ad un circuito, definito big, dedicato ad alcuni ex concorrenti delle edizioni precedenti, nel serale dell'undicesima edizione del programma Amici di Maria De Filippi.
E in maggio viene pubblicato il terzo singolo di Pierdavide, “Tra il male e Dio” contenuto nel disco “NANÌ E ALTRI RACCONTI....” prodotto, come già detto, proprio dal compianto Lucio Dalla scomparso due mesi fa.
“Tra il male e Dio”, un brano di forte impatto emotivo caratterizzato da un sorprendente crescendo: un inizio quasi sussurrato e sottolineato da un bellissimo fraseggio di clarinetto, opera del cantautore bolognese, lascia via via spazio ad un naturale alternarsi di momenti di abbandono e dolcezza sofferta ad altri più impetuosi e irruenti che ricordano da vicino l'esplosione di un vulcano.
Tornando a Carone, dopo aver cercato di superare lo choc iniziale con il silenzio, ha dedicato all’amico e maestro parole semplici ma ricche di autentica stima e riconoscenza che mi piace mettere in evidenza:
“Sono convinto che ora ci sta guardando e si diverte da morire assieme agli altri coinquilini del Paradiso, sicuramente ci starà sfottendo per le reazioni di ognuno di noi, ha passato una vita intera ad osservare le reazioni della gente alle cose della vita (belle e meno belle), la sua musica è testimone di ciò che scrivo… Della sua famiglia non anagrafica io ero l’ultimo nascituro e della sua arte ne rappresento il canto del cigno, e la consapevolezza che deriva da questo smuove in me le emozioni più agli antipodi che si possano immaginare… Mi gratifica ma al contempo mi fa sentire così solo oggi… Quanto è speciale un uomo che a 68 anni si mette a servizio di un giovane? Non sempre dietro un grande artista si cela un grande essere umano, questo è quello che dissi quando fui ospite del suo concerto a Bologna, l’ho ridetto durante il festival e lo ridico ancora più forte oggi, perché è quello che mi ha lasciato Lucio Dalla e se potrò rivivere metà della sua grandezza allora anch’io riuscirò ad essere una persona migliore…”.
Questo pensiero verso l’amico… verso il maestro, come lo definisce lui, fa risaltare la profonda gratitudine nonché la grande umiltà del giovane cantautore, che apprezzo molto per la poesia delle sue canzoni e per la sua delicatezza nel porgersi al pubblico. Sono certa e auguro che anche Pierdavide Carone sarà uno di quelli che, sapendo fare Musica e Canzoni, e raccogliendo l’eredità di Battiato e Dalla, contribuirà ad arricchire sempre più il grande tesoro che la musica italiana vanta agli occhi del mondo.
Agata De Luca
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