Un film per Il Cavaliere della Rosa.
Decisamente commovente vedere questo film dei primi ‘900 con tutte le ingenuità di ripresa e di recitazione che gli occhi smaliziati di un secolo successivo alla realizzazione vedono. In ogni caso la chiarezza espositiva è eccezionale ed il pubblico è in grado di seguire perfettamente la vicenda. Molto apprezzata la regia ed alcune inquadrature sia d’insieme quali il gran ballo mascherato, come i primi piani degli amanti o dei tentativi goffi del barone.
L’orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano esegue in modo perfetto e sincronizzato la partitura di Strauss, con il momento clou del celebre valzer.
La direzione è affidata al brillante Frank Strobel che ha riadattato l’arrangiamento di Bernard Thewes; il lavoro di perfetta sincronizzazione è stupefacente e solo un grande entusiasmo può essere il motore che ha azionato l’intera operazione. Lo stesso entusiasmo è stata la chiave di volta sul podio.
Orchestra e direzione hanno estratto l’essenza dei profumi straussiani espandendoli su di un poubblico silenziosissimo ed affascinato.
Questa operazione di film muto in bianco e nero del 1925 con orchestra dal vivo ha veramente segnato un grande punto che va ad aggiungersi agli altri dello Stresa Festival.
La Musica vince sempre.
Renzo Bellardone
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