direzione musicale Matteo Beltrami
direttore dell’esecuzione Matteo Beltrami, allievi del corso di direzione d’orchestra dell’Accademia AMO
regia Renato Bonajuto
coreografie Giuliano De Luca
orchestra I Virtuosi Italiani
solisti Aurora Faggioli/Mariam Battistelli
danzatori Francesco Alfieri, Rocco Ascia, Alice Bellora, Emanuele Cappelli, Arianna Lenti, Alessio Urzetta
impianto scenico e costumi Danilo Coppola
luci Ivan Pastrovicchio
produzione Fondazione Teatro Coccia
Lo Stabat Mater è Opera sacra commissionata a Pergolesi dalla laica confraternita napoletana dei Cavalieri della Vergine dei dolori di San Luigi al Palazzo e questa non è incongruenza, infatti anni prima la stessa confraternita ne aveva commissionato una versione, altrettanto celebre, a Scarlatti.
Pergolesi rimase fedele alla struttura di Scarlatti e mantenne la strumentazione e le sole due voci soliste, differenziandosi però per concisione e compattezza.
Insolita è l’idea di uscire dalla forma concertistica ed invece farne una vera e propria rappresentazione seppur improntata alla lentezza del movimento per raggiungere la staticità. L’ispirazione del regista Renato Bonajuto affonda nelle pitture delle zone del Piemonte, per raggiungere poi Caravaggio ed i suoi coevi: ogni quadro musicale incontra la ricreazione di un quadro vivente dove i danzatori si spogliano tra un quadro e l’altro per ricoprire poi la nudità con i panni del personaggio successivo. Realizzazione di forte impatto e di costante suggestione, quindi un plauso oltre che a Bonajuto anche a Giuliano De Luca per le coreografie ed ai danzatori coinvolti.
Venendo alla musica è certamente sempre toccante ed i Virtuosi Italiani dimostrano di essere un insieme affiatato ed esperto nel genere, riuscendo a trasmettere la commozione inevitabile. La direzione del Maestro Matteo Beltrami è ancora una volta attenta, puntuale e misurata, infondendo equilibrio e partecipazione. Le voci sono importanti non per nulla sono entrambe abitualmente ospiti dei grandi teatri d’Europa.
Vestite come Vergini barocche stanno ai lati della scena, realizzata da Danilo Coppola come i costumi ed illuminata con sapienza da Ivan Pastrovicchio. Il mezzosoprano Aurora Faggioli esprime un bel colore scuro e tono caldo e pieno che ben tocca le corde dell’emotività, mentre Miriam Battistelli espone una voce limpida e vivida di colori illuminati che esalta la musicalità dell’insieme.
Realizzazione davvero toccante!
La Musica vince sempre
Renzo Bellardone.
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