Senti bimbo, come puzzano
i giornali, oggi, così imbevuti
di lacrime fasulle!
Ti abbiamo impiccato
all’albero più alto
e ti seppelliremo
in questa terra nera
che partorisce mostri
e piangeremo per te
sì, piangeremo,
solo un giorno
solo un giorno!
Balla bimbo, balla,
balla per me
che non ti ho visto nascere
ma ti ho visto morire
e ho visto il tuo sangue
e il tuo cuore spaccato.
Balla bimbo, balla!
Balla per me
che non ti ho mai sorriso
e non ti ero amico né fratello.
Balla bimbo, balla!
Oggi anch’io come te
sono senza patria, senza meta,
sono una nuvola
dietro altre nuvole
sono una foglia
che cerca il suo vento…
19 novembre 1995
(“dalla Raccolta Melanconie” Ravenna 2002).
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