Approdano, talvolta.
Nel cuore i compagni perduti
gli affetti spezzati,
nella mente l’incognito,
negli occhi una strascicata speranza.
Nude mani
come artigli sulla vita,
sottratta alla furia delle onde
alla barbarie
alla fame,
scavano fosse di libertà.
Clandestini sull’arida terra
occultati sotto pietre di silenzio
annegati negli abissi dell’indifferenza.
Spargono tracce di sangue lungo il cammino
inghiottite dalle acque, sorbite dalle zolle,
volatilizzate verso il rosso sole.
Fantasmi…
Impalpabili…. Clandestini….
Come la nostra solidarietà.
Alziamo solo barricate
contro l’uomo.
Il tempo ha sempre sbriciolato
muraglie e civiltà,
depennato confini,
stendendo spesse coltri di pietà
sopra ogni odio.
Pietro Barbera
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